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Poche informazioni alle donne circa lo screening mammografico


Categoria : oncologia
Data : 06 marzo 2009
Autore : admin

Intestazione :

Ancora polemiche circa i rischi e i benefici dello screening mammografico.



Testo :

Gli esperti del Nordic Cochrane Center di Copenaghen (con in testa Peter Gøtzsche) ritornano alla carica accusando gli opuscoli informativi del Servizio Sanitario Inglese (NHS) di non fornire informazioni complete sullo screening mammografico [1]. In particolare vengono enfatizzati i benefici, ma ci sono poche informazioni circa i rischi dello screening come per esempio il trattamento non necessario di lesioni tumorali non evolutive che non sarebbero state diagnosticate senza lo screening stesso. Si tratta di un pericolo ammesso dagli stessi esperti favorevoli allo screening e il non menzionarlo è un' aperta violazione delle linee guida e delle leggi circa il consenso informato, scrivono gli autori danesi.
Gli opuscoli illustrativi menzionano come pericoli dello screening il fatto che alcune donne trovano dolorosa la mammografia e che ci possono essere dei richiami per ulteriori approfondimenti che causano preoccupazione. Ma non dicono che questi ulteriori esami possono portare a falsi positivi, nè che vengono diagnosticati dei carcinomi duttali in situ che solo in pochi casi progredirebbero a cancro invasivo. Questi carcinomi duttali rappresentano ben il 20% dei casi di cancro mammario diagnosticati in Inghilterra con lo screening.
Un altro appunto avanzato dagli esperti danesi è che il foglio informativo menziona, tra i benefici dello
screening, il fatto di ridurre i decessi da cancro mammario con risparmio di circa 1400 decessi ogni anno in UK. Ma non è affatto provato che sia così. A sostegno di questa affermazione citano la loro revsione sistematica degli RCT finora disponibili (che aveva provocato polemiche a non finire a suo tempo), secondo la quale non vi è alcuna dimostrazione che lo screening riduca la mortalità totale nonostante siano state arruolate, in tutto, più di 500.000 donne. Inoltre anche la riduzione della mortalità specifica è opinabile perchè questo end-point è soggetto a bias interpretativi. Se avessero conosciuto questi dati circa 20 anni fa i politici probabilmente non avrebbero introdotto nel NHS lo screening mammografico, chiosano gli esperti della Cochrane. I quali puntano il dito anche sul fatto che le informazioni circa benefici e rischi dello screening provengono dalle stesse organizzazioni che effettuano la mammografia, il che realizza una specie di conflitto di interessi.
Quale soluzione propongono Gøtzsche e collaboratori? Riscrivere i fogli informativi fornendo alle donne i dati riassunti nella tabella sottostante.


1) Può essere ragionevole sottopporsi allo screening, ma altrettanto ragionevole non farlo perchè vi sono sia benefici che rischi
2) Se 2000 donne saranno sottoposte allo screening per 10 anni si avrà un decesso in meno da cancro mammario
3) Contemporaneamente 10 donne sane saranno diagnosticate come aventi un tumore mammario e trattate inutilmente
4) Circa 200 donne riceveranno un falso allarme con conseguenze psicologiche notevoli

Dopo la pubblicazione online di questo articolo da parte del BMJ, il Times ha ricevuto una lettera di 23 oncologi, epidemiologi, medici di famiglia e rappresentanti di pazienti che criticano apertamente le informazioni offerte alle donne dal NHS [2]. La lettera ammette che vi è un certo dibattito in corso e alcuni dati suggeriscono che i benefici sono superiori ai rischi. Si sottolinea comunque che il numero di cancri invasivi non si è ridotto nonostante che, dopo l'introduzione dello screening, il numero di casi di tumore mammario diagnosticati sia molto aumentato. Questo supporta l'ipotesi che molti cancri duttali in situ non siano progressivi.
Sempre al Times la dottoressa Julietta Patnick, direttrice del NHS Breast Cancer Screening Program ha dichiarato che il foglio informativo è in revisione, mentre Peter Johnson, del Cancer Research UK ha affermato che è pericoloso far passare il messaggio che lo screening mammografico non serve.


Fonte:

1. Gøtzsche P et al. Breast screening: the facts - or maybe not. BMJ 2009 Feb 21; 338:b86.
2. http://www.new-dimension-software.com/pubblinet/last-news/the-times-online.html



Commento di Renato Rossi

Che dire? Le problematiche sollevate dall'articolo del BMJ e dalla lettera del Times non sono nuove per i lettori più attenti di questa testata, visto che dell'argomento ci siamo occupati in più occasioni [1,2,3,4,5,6,7,8,9]. Chi scrive ha sempre sostenuto la necessità che, alle donne che decidono di sottoporsi allo screening mammografico, siano fornite informazioni complete circa i benefici, ma anche i rischi che sono insiti in questo, come in qualsiasi programma di screening rivolto a persone sane. Si dovrebbe chiaramente ammettere che vi è ancora discussione aperta tra gli esperti e far partecipi di questo le dirette interessate. Purtroppo bisogna notare che di questi aspetti si parla poco (o niente) nella stampa specializzata italiana, e ancor meno in quella generalista, sempre pronta, al contrario, a magnificare le conquiste reali o supposte tali della medicina moderna. E si guarda quasi con sospetto la donna che decide di non sottoporsi a mammografie regolari o il medico che osa solo avanzare qualche dubbio circa il reale rapporto benefici/rischi dello screening del cancro mammario. Chi scrive può dire di non essersi mai imbattuto in un qualche foglio informativo fornito dai vari servizi di screening mammografico ove, insieme ai benefici, venissero illustrati anche i pericoli legati ai falsi positivi, alla sovradiagnosi e ai trattamenti inutili. Ma quanto lettori possono dire di aver visto degli stampati sul tipo di quello proposto dal Centro Cochrane danese?


Referenze

1. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=3284
2. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=3260
3. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=3075
4. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=2950
5. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=2805
6. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=2387
7. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=1840
8. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=115
9. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=659




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