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PROBLEMI DELLE PIANTE MEDICINALI

Categoria : scienze_varie
Data : 30 novembre 1998
Autore : admin

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Testo :

È in corso un progetto di legge sulla regolamentazione dei prodotti erboristici. Tale progetto prevede una divisione delle piante medicinali in una lista "A" e in una lista "B". Comprendente rispettivamente le piante che hanno bisogno di prescrizione medica (lista "A") e le piante di libera vendita (lista "B"). Ciò presupporrebbe che le piante della lista "B" siano dotate di poca o nulla tossicità per cui possano essere vendute liberamente in erboristeria farmacia. L'autore tuttavia osserva come non esista un vegetale che sia totalmente privo di tossicità o di pericolosità. Infatti la lista "B", di libera vendita, contiene diverse piante che andrebbero somministrate sotto controllo medico. Ad esempio la cascara segrada, la frangula, la senna, l'aloe e l'iperico.
L'iperico, sconsigliato nei depressi cronici e nei pazienti bipolari, viene invece prescritto con molta leggerezza in ogni tipo di depressione. Anche il ginkgo presenta dei problemi in quanto va sconsigliato nella contemporanea assunzione di aspirina e anticoagulanti: alcuni casi di emorragia subdurale sono segnalati sul "New British Medical Journal" (10/04/97) e su "Neurology" (1996;46). Nella lista "B" è anche presente il sassafras albidium (contenente nell'olio essenziale "safrolo", sostanza cancerogena) e l'hedoema pulegioides che contiene "pulegone", epato-tossico. L'olio volatile ottenuto da foglie di mentha pulegium ed hedoema pulegioides che contengono pulegone è chiamato "pennyroyal". Recentemente (Pediatrics, 11/96) è stato segnalato l'instaurarsi di danni epatici e neurologici in due bambini che avevano bevuto un infuso di menta. Nell'infuso venne dimostrata la presenza di "pennyroyal".
Nella lista "B" è presente inoltre la canaga odorata (hylang-hylang) contenente "isosafrolo", sostanza epato-cancerogena nel topo; la rubia cordifolia contenente antranoidi genico-tossici e dotati di elevata pericolosità al punto che in Germania è stata vietata la vendita della rubia tinctorium contenente gli stessi antranoidi. Nella lista "A" sono presenti piante ad esclusiva prescrizione medica tuttavia spesso desuete o sconsigliate nell'applicazione terapeutica per l'elevata pericolosità pur considerando la bassa dose che se ne fa in fitomedicina. Le nuove liste sembrano quindi presentare molti problemi e molte incertezze per cui se ne auspica un ripensamento e una reimpostazione con maggior coinvolgimento dei medici. (D.Z.)

Fonte: Suozzi, Bollettino O. P. di Roma , Anno 50 n.8



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