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Quella febbre del riccone
Inserito il 11 febbraio 2006 alle 10:55:00 da G. Ressa. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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Cretinetti si ritira, dicendo al paziente di contattarlo dopo 3 giorni, tornando a casa riflette sull’accaduto e rimane perplesso, in attesa di sviluppi.
Dopo una settimana si presenta in studio la “tuttofare” con una ricetta di una cefalosporina iniettiva da copiare: “Sa dottore, un nostro carissimo amico infettivologo e’ venuto a casa e gli ha fatto fare una lastra al torace che e’ risultata negativa, era una infezione urinaria, infatti!”.
Cretinetti annaspa, osserva la radiografia con referto di “non immagini con caratteri di attivita’, strie disventilatorie basali destre, segni di enfisema diffuso” e un esame delle urine con : ps 1035, tracce di proteine ed emoglobina, alcuni cilindri ialini, flora batterica discreta; il medico ricopia la ricetta e tace, avvilitissimo.
Dopo qualche giorno, di sabato, la bellona richiama sul telefonino e si scusa “perche’ il professore e’ a un congresso e Mumo ha di nuovo la febbre”, Cretinetti si reca a domicilio, trova un reperto obiettivo molto migliorato, i rantoli non li sente piu’, ma gli pare di apprezzare ancora un'ipofonesi, sebbene molto ridotta in estensione; cerca di spiegare che non tutte le polmoniti, specie se la radiografia e’ fatta precocemente, si vedono con i raggi X e dice di insistere con la terapia riassociando il chinolonico; il magnate fa un sorriso sardonico e simula una accettazione
della diagnosi di Cretinetti.
Passa un mese e Cretinetti, munito di borsa al seguito, viene quasi investito da una silenziosissima automobile, alla cui guida nota una procace bionda che lo riconosce e si scusa; dai sedili posteriori vede protendersi una manina con sigaro cubano e sente una voce sibilante “Bongiorno il mio dottore, come va?”.
Cretinetti prova un irrefrenabile istinto omicida, ma dissimula e chiede notizie dell’accaduto, viene rassicurato con un “Tutto bene, le urine sono chiare, non mi danno piu’ fastidio, il professore e’ contento!”; al sentire queste parole il mutualista taglia corto.
Dopo 15 gg. si ripete, di sabato, la scenetta “perche’ ho una febbricola che, a pensarci bene, non mi e’ mai passata e di nuovo le urine un po’ scure”. Cretinetti taglia corto, ordina, risoluto, un esame che il paziente stranamente esegue senza replicare, in seguito alle risultanze del quale ci sono i logici sviluppi del caso.

*

Cretinetti, a causa della persistenza del reperto obiettivo, chiama l’amico radiologo dicendogli che c’e’ una polmonite che non lo convince, con radiogramma precoce negativo, gli chiede di far eseguire una TC toracica. Essa rileva una massa solida di 4 cm adesa alla pleura senza segni di infiltrazione, viene eseguito un prelievo con esame istologico che depone per un’adenocarcinoma polmonare che viene giudicato operabile dal chirurgo toracico il quale esegue una lobectomia inferiore destra, i linfonodi risultano negativi con una massa che macroscopicamente era di 6 cm.
 
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