Ressa: A quali complicaze può andare incontro un trapiantato?
Rossi: Quelle che interessano maggiormente il medico curante sono le complicanze a lungo termine: recidiva della malattia (soprattutto se la cirrosi era dovuta ad un virus epatitico) e le possibili complicanze della terapia immunosoppressiva (ipertensione, diabete, insufficienza renale, sviluppo di neoplasie come i linfomi, l'osteoporosi, la dislipidemia). I rigetti sono invece diventati molto più rari di un tempo grazie all'uso di farmaci antirigetto come il tacrolimus e la ciclosporina.
Ressa: Infine due parole sul rischio di degenerazione neoplastica.
Rossi: Hai già riferito alcune percentuali sul rischio di degenerazione della cirrosi in epatocarcinoma. Si consiglia di monitorare periodicamente i valori di alfafetoproteina e di eseguire delle ecografie (secondo alcuni ogni 6 mesi) per la diagnosi precoce di zone sospette che andrebbero biopsiate. In realtà non ci sono studi che abbiano valutato l'impatto di un follow-up aggressivo sulla mortalità da cancro-cirrosi. In caso la biopsia mostri un nodulo degenerato si ricorre alla resezione o alla chemioembolizzazione del tumore .
Ressa: Purtroppo spesso la degenerazione è plurifocale e la prognosi infausta.