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La gestione del paziente terminale |
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pag 26
Le ultime ore
Quando il Malato non è più lucido e non può più assumere i farmaci p.o. è necessario cambiare il regime terapeutico; nonostante questo, rimane fondamentale a. l’igiene del cavo orale b. mantenere la dignità del Paziente c. preparare e sostenere i familiari d. non rallentare né accelerare il processo di morte e. parlare in modo dolce al Paziente; l’udito viene conservato a lungo ed una voce familiare e tranquilla è di aiuto nelle fasi agoniche
Vanno sospesi: FANS, corticosteroidi, lassativi, antidepressivi, antibiotici, broncodilatatori, NAD. Va continuata la somministrazione di: Morfina, Aloperidolo, Metoclopramide, Joscina, Levomepromazina, possono essere utilizzate la via sottocutanea e quella rettale. Se necessarie BDZ, usare il Midazolam. Uno schema condivisibile potrebbe essere, utilizzando la vecchia ipodermoclisi: a. Morfina, 1/3 della dose p.o. b. Levomepromazina, molto efficace nell’angoscia terminale e nella nausea da oppioidi c. Joscina, efficace nel rantolo terminale e nel dolore addominale d. 500 ml. di soluzione fisiologica: nelle fasi terminali una moderata disidratazione riduce tosse, congestione polmonare, sensazione di soffocamento, enuresi, vomito, edemi ed uremia. e. Al bisogno Midazolam
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