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La gestione del paziente terminale
Inserito il 19 febbraio 2006 alle 13:00:00 da A.Dalla Via. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
cambia
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Le ultime ore

Quando il Malato non è più lucido e non può più assumere i farmaci p.o. è necessario cambiare il regime terapeutico; nonostante questo, rimane fondamentale
a. l’igiene del cavo orale
b. mantenere la dignità del Paziente
c. preparare e sostenere i familiari
d. non rallentare né accelerare il processo di morte
e. parlare in modo dolce al Paziente; l’udito viene conservato a lungo ed una voce familiare e tranquilla è di aiuto nelle fasi agoniche

Vanno sospesi: FANS, corticosteroidi, lassativi, antidepressivi, antibiotici, broncodilatatori, NAD.
Va continuata la somministrazione di: Morfina, Aloperidolo, Metoclopramide, Joscina, Levomepromazina, possono essere utilizzate la via sottocutanea e quella rettale.
Se necessarie BDZ, usare il Midazolam.
Uno schema condivisibile potrebbe essere, utilizzando la vecchia ipodermoclisi:
a. Morfina, 1/3 della dose p.o.
b. Levomepromazina, molto efficace nell’angoscia terminale e nella nausea da oppioidi
c. Joscina, efficace nel rantolo terminale e nel dolore addominale
d. 500 ml. di soluzione fisiologica: nelle fasi terminali una moderata disidratazione
riduce tosse, congestione polmonare, sensazione di soffocamento, enuresi, vomito,
edemi ed uremia.
e. Al bisogno Midazolam
 
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