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Anemie
Inserito il 24 febbraio 2006 alle 19:18:00 da R. Rossi. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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Ressa:
Mamma mia, hai finito, ce la fai a darci dei cenni di terapia?

Rossi:
La terapia dipende naturalmente dalla causa dell’anemia.
Una terapia “antianemica” prescritta senza una diagnosi etiologica può essere più dannosa che utile perché potrebbe portare ad un riconoscimento tardivo di un'ulcera peptica o di una neoplasia intestinale.
Un altro errore da evitare è scambiare una talassemia per un' anemia sideropenica e somministrare ferro, aggravando così l’emocromatosi.
Nelle anemie ferroprive è consigliabile, ovviamente, una dieta ricca di ferro (carne, pesce, uova, cacao in polvere, piselli, fagioli, noci, pesche, prugne) nonché cercare di curare la situazione di base responsabile dell’anemia (emorroidi, ulcera peptica, metrorragie o ipermenorrea, ecc.).
Si somministrano contemporaneamente o solfato ferroso o suoi equivalenti, questi preparati vanno assunti prima dei pasti e correggono l'anemia, di solito, dopo almeno 2-3 mesi di trattamento.
Molti autori consigliano di continuare la terapia per almeno 6 mesi, onde ricostituire le riserve marziali e, comunque, finche la ferritina supera i 50 ng/dL nella donna e i 100 ng/dL nell’uomo.
Per minimizzare gli effetti gastrointestinali si può tentare di ridurre il dosaggio, oppure consigliare l’assunzione subito dopo i pasti; alcuni tollerano meglio le soluzioni (sciroppi, fialoidi).
La via iniettiva e.v. va utilizzata solo se non è possibile la somministrazione orale (raramente, in casi di malassorbimento vero) e con molta cautela per il pericolo di reazioni anafilattiche (attualmente tale modalità di somministrazione è concessa solo in ambito ospedaliero). La via i.m. è dolorosa e comporta sia reazioni locali sia generali (febbre e brividi), per cui è poco consigliabile.
Nelle anemie da carenza di acido folico e/o vitamina B12 si utilizza una terapia sostitutiva: acido folico 1 mg/die per bocca (fino a 5 mg/die se si sospetta un malassorbimento) e vitamina B12 100 mcg/die i.m.per le prime settimane , poi 100 mcg la settimana i.m. per 1-2 mesi e infine 100 mcg/die per os. Ovviamente la via i.m. sarà necessaria quando la causa è dovuta ad un meccanismo di malassorbimento.
Nelle anemie associate all’insufficienza renale si usa l’eritropoietina alfa o beta, ma si tratta di una pratica di pertinenza specialistica. Altrettanto si può dire del trattamento delle anemie autoimmuni, di quelle emolitiche e delle anemie aplastiche o mielodisplastiche.

Ressa:
Grazie Renato, la tua esposizione è stata un utilissimo ripasso e ci ha dato delle belle “dritte” pratiche.

 
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