|
|
|
|
|
|
|
|
 |
Anemie |
 |
 |
pag 16
Ressa: Mamma mia, hai finito, ce la fai a darci dei cenni di terapia?
Rossi: La terapia dipende naturalmente dalla causa dell’anemia. Una terapia “antianemica” prescritta senza una diagnosi etiologica può essere più dannosa che utile perché potrebbe portare ad un riconoscimento tardivo di un'ulcera peptica o di una neoplasia intestinale. Un altro errore da evitare è scambiare una talassemia per un' anemia sideropenica e somministrare ferro, aggravando così l’emocromatosi. Nelle anemie ferroprive è consigliabile, ovviamente, una dieta ricca di ferro (carne, pesce, uova, cacao in polvere, piselli, fagioli, noci, pesche, prugne) nonché cercare di curare la situazione di base responsabile dell’anemia (emorroidi, ulcera peptica, metrorragie o ipermenorrea, ecc.). Si somministrano contemporaneamente o solfato ferroso o suoi equivalenti, questi preparati vanno assunti prima dei pasti e correggono l'anemia, di solito, dopo almeno 2-3 mesi di trattamento. Molti autori consigliano di continuare la terapia per almeno 6 mesi, onde ricostituire le riserve marziali e, comunque, finche la ferritina supera i 50 ng/dL nella donna e i 100 ng/dL nell’uomo. Per minimizzare gli effetti gastrointestinali si può tentare di ridurre il dosaggio, oppure consigliare l’assunzione subito dopo i pasti; alcuni tollerano meglio le soluzioni (sciroppi, fialoidi). La via iniettiva e.v. va utilizzata solo se non è possibile la somministrazione orale (raramente, in casi di malassorbimento vero) e con molta cautela per il pericolo di reazioni anafilattiche (attualmente tale modalità di somministrazione è concessa solo in ambito ospedaliero). La via i.m. è dolorosa e comporta sia reazioni locali sia generali (febbre e brividi), per cui è poco consigliabile. Nelle anemie da carenza di acido folico e/o vitamina B12 si utilizza una terapia sostitutiva: acido folico 1 mg/die per bocca (fino a 5 mg/die se si sospetta un malassorbimento) e vitamina B12 100 mcg/die i.m.per le prime settimane , poi 100 mcg la settimana i.m. per 1-2 mesi e infine 100 mcg/die per os. Ovviamente la via i.m. sarà necessaria quando la causa è dovuta ad un meccanismo di malassorbimento. Nelle anemie associate all’insufficienza renale si usa l’eritropoietina alfa o beta, ma si tratta di una pratica di pertinenza specialistica. Altrettanto si può dire del trattamento delle anemie autoimmuni, di quelle emolitiche e delle anemie aplastiche o mielodisplastiche.
Ressa: Grazie Renato, la tua esposizione è stata un utilissimo ripasso e ci ha dato delle belle “dritte” pratiche.
|
 |
 |
 |
 |
|
|
|
2004 - 2025 © Pillole.org Reg. T. di Roma 2/06 |
|
|
ore 18:32 | 1319793 accessi| utenti in linea:
79253
Realizzato con ASP-Nuke 2.0.5
|