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Prurito |
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pag 8
Rossi: Direi proprio di si. Conviene per prima cosa escludere cause abbastanza semplici come l'uremia, le epatopatie ad impronta colestatica, la policitemia, l'anemia sideropenica, l'iper e l'ipotiroidismo, l'infezione da HIV e il mieloma multiplo, il diabete. Le epatopatie colestatiche talora possono dipendere dall’assunzione di farmaci (contraccettivi orali, eritromicina, amoxi/clavulanico, fenotiazine, anabolizzzanti) per cui è sempre indispensabile un’accurata anamnesi farmacologica. Da ricordare che anche altri farmaci, con meccanismi diversi, possono provocare prurito (eroina, morfina, codeina, amfetamine, aspirina, antipertensivi, ecc.). Essendo le cause molteplici sono fondamentali, come sempre, l’anamnesi e l’esame obiettivo oltre che alcuni esami di laboratorio.
Ressa: Se però l'anamnesi e l'esame obiettivo sono muti e dai primi accertamenti non risulta una causa evidente...
Rossi: Le cose allora si complicano perché il prurito può essere il segno di svariate altre malattie sistemiche tra cui il linfoma di Hodgkin o alcuni linfomi cutanei, le leucemie, vari tipi di neoplasie (tra cui i tumori carcinoidi, il cancro gastrico, polmonare e pancreatico), la sclerodermia o altre malattie del collageno, alcune parassitosi sistemiche (filariosi, trichinosi, oncocerchiasi,schistosomiasi), neuropatie periferiche (tra cui la cosiddetta notalgia parestetica in cui il prurito si localizza tipicamente alla scapola sinistra), sclerosi multipla, le parassitosi intestinali, la celiachia...Qui mi fermo perché dai testi classici di medicina si possono ricavare decine e decine di cause che gettano il medico in uno stato di incertezza e malessere.
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