Rossi: Le ulcere venose sono dovute ad un rallentamento del ritorno venoso con conseguente ristagno di sangue e si localizzano agli arti inferiori. La zona colpita con più frequenza è la cute attorno ai malleoli. Le persone più a rischio perciò sono i soggetti che hanno avuto una trombosi venosa profonda (e che hanno sviluppato la cosiddetta sindrome post-flebitica) e quelli che soffrono di insufficienza venosa cronica con formazione di varici. A rischio sono anche le persone con riduzione dell'autonomia che rimangono per lunghe ore sedute e quelle che hanno già avuto un'ulcera venosa.
Ressa: Come si possono prevenire le ulcere venose?
Rossi: La prevenzione si basa soprattutto sulla elastocompressione (calze elastiche) e sul movimento attivo (per esempio camminare) che facilita il ritorno venoso tramite la pompa della muscolatura delle gambe. Inoltre è importante insegnare al paziente a dormire con gli arti superiori lievemente rialzati e a praticare una adeguata igiene usando saponi non irritanti (per esempio sapone di Marsiglia), asciugando delicatamente la cute e tenendo la pelle idratata con l'uso di creme (per esempio creme a base di vaselina che offre anche una certa azione protettiva). Una posizione scorretta a letto è quella di mettere un cuscino sotto le gambe; questa posizione non serve, si devono usare gli appositi letti che permettono di tenere alzata la metà dove poggiano i piedi oppure si deve mettere un rialzo sotto il letto, sempre dalla parte dei piedi, in modo che la testa risulti più bassa.