Ressa: Ma per la diagnosi di ictus ischemico è migliore la TAC o la RMN?
Rossi: Dagli ultimi studi sembra che la RMN batta la TAC quando si sospetta un ictus ischemico [52], tuttavia resta da stabilire se al maggior costo di questo esame corrispondano poi esiti migliori.
Ressa: Andiamo avanti...
Rossi: Nei casi di ematoma intracranico (in pazienti selezionati) può essere indicato l'intervento di rimozione chirurgica dell'ematoma. Tra gli accertamenti da eseguire, oltre a quelli di neuroimaging (TAC, RMN) e all'eco-dopplergrafia dei tronchi sovra-aortici ricorderei l'ecocardiogramma (preferibilmente trans-esofageo), che è utile sia nel sospetto di una genesi cardioembolica per evidenziare trombi endocavitari sia per diagnosticare un possibile forame ovale pervio, condizione che spesso si trova associata all'ictus di natura apparentemente "misteriosa" (vedi in seguito).
Ressa: In conclusione quale può essere il ruolo del MMG in una patologia così importante come l'ictus?
Rossi: Il ruolo del medico di famiglia si può riassumere nei seguenti tre punti: - prevenzione dell'ictus (vedi il capitolo sulla gestione del rischio cardiovascolare) - diagnosi dei TIA (vedi sopra) - gestione del paziente dopo la dimissione
Esaminiamo quest'ultimo aspetto. Dopo la dimissione del paziente il MMG deve anzitutto coordinare i vari consulenti per programmare la riabilitazione fisioterapica (che di solito viene iniziata in ospedale ma proseguita poi sul territorio). Nei pazienti gravemente compromessi e allettati deve attivare tutte le misure di tipo infermieristico e specialistico (in collaborazione con i distretti) per minimizzare le complicanze dell'allettamento prolungato e gestire un eventuale catetere vescicale. Deve inoltre impostare la prevenzione secondaria dell'ictus con l'uso dei farmaci adatti. La terapia farmacologica a lungo termine prevede essenzialmente: antiaggreganti o anticoagulanti, statine, antipertensivi, trattamento del diabete. Inutile ricordare poi l'importanza di tutti quegli accorgimenti su un corretto stile di vita più volte detti e ripetuti.