Rossi: La profilassi va attuata per un periodo prolungato ma non esistono regole. Se un trattamento funziona si può consigliare la sospensione dopo parecchi mesi di terapia, ma spesso quando si smette l'emicrania recidiva con la stessa frequenza e intensità di prima. Una mancata risposta alla profilassi può indicare una complicance cattiva da parte del paziente oppure che la diagnosi è sbagliata e non si tratta di emicrania.
Ressa: Direi che abbiamo finito.
Rossi: Non proprio. Rimane da dire qualcosa sulla terapia della cefalea tensiva. Nelle forme episodiche può essere sufficiente il paracetamolo o un FANS (spesso è il paziente che sa a quale farmaco risponde meglio). Nelle forme croniche il trattamento è spesso deludente. Sono stati utilizzati antidepressivi triciclici o SSRI perché spesso questi soggetti presentano sottofondo depressivo. Recentemente, nella cefalea cronica, è stata proposta anche la tossina botulinica [27] ma è ancora presto per esprimere un giudizio. Sono state usate anche le benzodiazepine se coesiste ansia. In complesso però devo dire, almeno secondo la mia esperienza, che il trattamento ottiene raramente risultati soddisfacenti.