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Cretinetti ed il servaggio intellettuale |
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pag 1
I vecchi maestri avevano insegnato a Cretinetti, quando era giovane, di non avvallare sempre le diagnosi dei colleghi, non per partito preso, ma per allenare il cervello a ragionare per conto proprio. Purtroppo, spesso le raccomandazioni vengono disattese, sopratutto quando i colleghi in questione sono specialisti di chiara fama della branca in questione. Cretinetti segue periodicamente una paziente alla quale ha scoperto un prolasso della mitrale con modesto rigurgito, per questo gli e' stata etichettata la nomea di "illustre clinico dall'udito infallibile", di cui Cretinetti si schermisce con malcelata vanagloria. La paziente in questione ha 64 anni, fisico aristocratico, maniere affabili, gran conoscitrice e collezionista di procellane cinesi (un fatale giorno a Cretinetti si impiglio' una manica del giubbotto in una sporgenza di un prezioso e rarissimo pezzo posto su colonnina, si esibi' in una farsesca caduta a terra per salvare l'esemplare, ci riusci' evitando il pignoramento della sua casa, come risarcimento del danno). In anamnesi familiare padre iperteso di grado severo, deceduto per ictus cerebri a 55 anni, anche lei e' affetta da ipertensione arteriosa, ma di grado lieve che Cretinetti controlla agevolmente con un beta bloccante; e' affetta anche da gozzo multi nodulare sottoposto ad emitiroidectomia a 20 aa. con disfonia residua; litiasi urinaria, rizartrosi, sinusite frontale cronica con periodiche severe riacutizzazioni. La paziente si reca in studio per il controllo della pressione e dello stato della valvola mitralica, il controllo pressorio e' buono, la valvola non mostra nel tempo un progressivo sfiancamento, il rigurgito persiste in grado modesto. Un giorno la paziente, a fine visita, informa Cretinetti che si e' recata da un illustrissimo oculista per una improvvisa diminuzione del visus, egli ha diagnosticato una maculopatia degenerativa, chiede lumi e il medico di famiglia le da' qualche spiegazione. Dopo pochi mesi la paziente, allarmata, riferisce a Cretinetti che le cose stanno peggiorando con una velocita' impressionante e l'oculista vuole tentare una terapia fotodinamica, si lamenta che "non ci vedo piu' bene e quando passeggio per strada, spesso urto le persone che incrocio, con mia grande vergogna", esibisce anche un bernoccolo dovuto ad un impatto su un palo della luce.
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