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Ittero |
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Rossi: Anzitutto vanno valutati i test di funzionalità epatica. Se questi sono normali e l'unico dato anomalo è l'aumento della bilirubina coniugata ci troviamo probabilmente di fronte ad una sindrome di Rotor oppure ad una sindrome di Dubin-Johnson. Si tratta di due condizioni infrequenti trasmesse con modalità autosomica recessiva che di solito compaiono durante l'infanzia, non comportano aumenti della bilirubina oltre 5 mg/dL, non richiedono terapia ed hanno una buona prognosi. Per distinguerle si può ricorrere ad un vecchio esame che ormai si fa sempre meno, la colecistografia per os: nella sindrome di Rotor la colecisti viene visualizzata normalmente, nel Dubin-Johnson la visualizzazione non avviene oppure è molto scarsa.
Ressa: Visto un solo caso di Dubin-Johnson in una donna. Passiamo invece alle più frequenti cause di ittero da iperbilirubinemia coniugata con alterazione dei parametri epatici.
Rossi: Già l'anamnesi e la conoscenza del paziente possono in certi casi indirizzare: epatite cronica, cirrosi epatica nota, etilismo. Va indagato anche l'uso di farmaci che possono causare sia colestasi (per esempio contraccettivi orali, amoxi/clavulanico, estrogeni, tamoxifene, ciclosporina A, steroidi androgeni, fenotiazine, ecc.) sia danno epatocellulare (sono innumerevoli i farmaci che pososno dare danno epatico, tra i più comuni: aceinibitori, allopurinolo, benzodiazepine, eritromicina, H2 bloccanti, FANS, antimicotici, ipoglicemizzanti orali, fenitoina, triciclici, ecc.).
Ressa: Gli esami di laboratoro ci aiutano a distinguere un ittero da danno epatocellulare da quello dovuto a colestasi?
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