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Cretinetti e gli occhiali del pokerista |
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pag.2
Cretinetti scrive al computer la ricetta degli accertamenti quando il paziente, con un lamento, blocca la masticazione e si accascia mollemente sulla sedia. Il medico e’ allarmato, si alza dalla poltrona, ausculta il cuore, controlla la pressione arteriosa, ma tutto e’ nella norma, il paziente non e’ sudato, non trema, Cretinetti esegue una glicemia con il reflettometro ambulatoriale ma il valore e’ normale.
Nel frattempo il paziente si e’ ripreso, si da’ una ravviatina ai capelli togliendosi gli occhiali scuri parabolici da professionista del poker e fa accendere la lampadina nel cervello del mediocre diagnosta.
Cretinetti constata la presenza di una ptosi palpebrale che anche il paziente aveva notata ma che attribuiva alla stanchezza accusata nell’ultimo soggiorno al villaggio turistico, il tutto, collegato all’involontario “test del chewing gum”, all’astenia marcata e alla diplopia gli fanno pensare all’ignorata diagnosi di miastenia, confermata da un collega neurologo.
La TC toracica ha dimostrato un timoma, il paziente e’ in terapia con corticosteroidi e mestinon ed e’ in attesa di decidere il destino della massa mediastinica, “non mi vorrei fare squartare il petto, dottore!”.
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