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Cretinetti e l'ingombrante collega |
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pag. 2
A Cretinetti si accende una lampadina e pensa ad una diagnosi, richiede una routine ematochimica completa che risulta negativa eccetto una ves a 71 e una PCR fortemente positiva, con la famosa lastra al torace che non mostra focolai. "Mia sorella mi ha detto di rifarle daccapo e aggiungere [mostra un elenco su un fogliaccio a quadretti]: calcitonina, ormoni tiroidei ". Cretinetti ha un sussulto di orgoglio "DICA ALLA COLLEGA CHE NON SONO IL SUO SEGRETARIO, se vuole confrontarsi con me mi chiami pure al telefono e parliamo della mia ipotesi diagnostica, le diro' di piu', in caso contrario il nostro rapporto finisce". Il paziente incassa e Cretinetti si stupisce che il paziente non si sia alzato e lo abbia mandato al diavolo, non solo ma l'assistito afferma che fara' tutto quello che Cretinetti pensa sia giusto, e' molto preoccupato, pero', e aggiunge "Dottore, per venire nel suo studio trascinavo i piedi e siamo solo a 300 metri di distanza". Cretinetti scrive su un foglio la sua diagnosi, prescrive una RM cranio, torace, addome pelvi e afferma con voce stentorea "Se la mia diagnosi e' giusta non troveremo nulla". Dopo pochi giorni il paziente torna in studio con l'esame che e' completamnete negativo e afferma di voler sapere la verita' "Perche' dottore, ero convinto di avere un cancro prima di fare quest' esame". Cretinetti sospende la pravastatina e inizia la terapia, la febbre scompare come pure l'astenia e la febbre, il paziente e' raggiante, il medico pure ma non aveva mai fatto quella diagnosi a 56 anni e ha ancora qualche dubbio. p.s. la sorella collega non ha telefonato ma ha fatto sapere che la diagnosi potrebbe benissimo essere quela giusta.
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