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Introduzione ai casi clinici |
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pag. 3
Gli elementi per la corretta diagnosi, nei casi clinici descritti, ci sono sempre tutti ma la tentazione di banalizzare il ragionamento clinico come pure, all’opposto, quella di formulare ipotesi “da premio Nobel” hanno portato Cretinetti fuori strada. Il bravo diagnosta, invece, sa volare basso nella routine quotidiana, ma è sempre pronto a dare il colpo d’ala per riconoscere, nei segni e nei sintomi del paziente, la malattia rara da quelle più comuni. L’esperienza conta fino ad un certo punto, perché come affermava un compianto Barone: “Ho visto medici alle prime armi con un gran occhio clinico, altri con tutti i capelli bianchi che ancora non lo possedevano”. Una spiccata capacità diagnostica è come il fascino, non lo si può né spiegare né acquisire completamente, è una dote innata, impalpabile, in gran parte misteriosa. Questi casi clinici sono stati da me lanciati in INTERNET, nella mailing list di Clinica Medica “Ippocrate” dell’amico e collega Enzo Brizio.Hanno avuto un lusinghiero e, a volte, entusiastico apprezzamento.
GIUSEPPE RESSA
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