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Diagnosi: arte o scienza?
Inserito il 30 gennaio 2006 alle 14:23:00 da R Rossi. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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E' come il fascino di una bella donna, il perchè ce l'abbia non lo sappiamo spiegare e quando qualcuno cerca di razionalizzarlo, calcolando la distanza tra naso e fronte o tra tronco e arti inferiori, a me viene da ridere. Penso che non ci siano istogrammi, algoritmi e diagrammi o flow-chart che possano farti avere il "colpo d'ala" se non ne sei naturalmente dotato.
Questo discorso, purtoppo, è completamente fuori moda e si scontra con la MEDICINA RAGIONIERISTICA del nostri tempi e i loro cultori che si applicano in diagrammi con frecce e freccettine, personalmente mi annoiano mentre ho un ricordo vivissimo degli “artisti” medici che ho conosciuto, pochi in verità.

Rossi:
Allora, se così fosse, la medicina sarebbe limitata a pochi eletti. Io sono invece convinto che un corretto addestramento e un costante allenamento possano fare molto e nei capitoli che seguono te lo vorrei dimostrare. Il problema principale, secondo me, sta nel fatto che questo metodo non viene insegnato all'università...

Ressa:
D’accordissimo, ma il fatto di conoscerlo non vuol dire automaticamente che si riesca a metterlo in pratica correttamente, perchè questo presuppone doti individuali che il medico, come PERSONA, possiede o no.
Mi infervoro in uno sproloquio che spero tu abbia la bontà di perdonare: guarda ai CARDINI del ben operare nella nostra arte che sono anamnesi ed esame obiettivo, io docente posso insegnarti COME si interroga il paziente e COME si visita, ma poi ci sono la tua voce, il tuo linguaggio corporeo, i tuoi 5 sensi.
Posso insegnarti queste cose? Io, per esempio, ho un udito naturale finissimo che mi permette di godere il mio hobby principale che è la musica in alta fedeltà, orbene io posso insegnarti come non farti ingannare da un suono “ad effetto” e cosa devi cercare in una riproduzione musicale corretta, MA certe sfumature non le sentirai mai se non hai quella “sensibilità” che e’ innata.
Ancora, prova a vedere le lezioni di tennis: hai 2 persone fenotipicamente molto simili che prendono per la prima volta una racchetta in mano ed hanno lo stesso maestro, vedrai uno che impara il rovescio dopo 20 minuti , per l’altro ci vogliono 10 lezioni, perche’ ? Perche’ uno ha una “disposizione” innata a quel colpo, lo posso spiegare in termini matematici? Non credo.
Cosi’ l’ INTUITO, o lo possiedi o no; diceva il mio compianto maestro universitario: “ Ho visto medici con tutti i capelli bianchi senza occhio clinico, altri, alle prime armi, che gia’ lo possedevano”; del resto non capisco perche’ in tutti i campi dei mestieri e delle professioni, spesso diciamo che quella determinata persona ha “talento” e ci togliamo questa opportunità proprio per la nostra !
 
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