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Dispnea
Inserito il 05 febbraio 2006 alle 16:37:00 da R Rossi. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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Rossi:
Spesso ci aiuta la conoscenza del paziente, che sappiamo essere un asmatico, un bronchitico cronico oppure un cardiopatico. Qualche volta le cose sono complicate dal fatto che possono coesistere varie patologie nello stesso paziente: per esempio un cardiopatico che fa una polmonite oppure un bronchitico cronico iperteso che va incontro ad un episodio di scompenso cardiaco sinistro acuto.
Alcuni sintomi possono aiutarci nella diagnostica differenziale. Per esempio la presenza di febbre ci indirizza verso un processo infettivo, l'ortopnea, la dispnea parossistica notturna, alterazioni del ritmo cardiaco come una fibrillazione atriale, una pressione elevata o edemi alle caviglie sono abbastanza tipici dello scompenso cardiaco

Ressa:
L'esame obiettivo ci aiuta?

Rossi:
Nell'asma il quadro è dominato da un espirio prolungato e dalla presenza di sibili. Nella BPCO si riscontra una varietà di rumori, dai rantoli ai ronchi fischianti e russanti, ai sibili. Nella polmonite si ha una ipofonesi e presenza di rantoli a medie piccole bolle localizzati. Nello scompenso ventricolare sinistro si possono avere dei sibili ma soprattutto dei fini rantoli bilaterali, talora estesi a quasi tutto l'ambito polmonare fino al quadro della cosiddetta marea montante. La presenza di escreato purulento è tipica della BPCO riacutizzata ma si può avere anche nella polmonite e nell'asma (dove però l'escreato è di solito più chiaro). Nell'edema polmonare invece l'escreato è più spesso rosato.

Stucchi:
Importante valutare sempre ogni rapido aumento del peso. Anche in assenza di rantoli basilari ed edemi periferici un aumento del peso può essere la spia di un peggioramento dello scompenso cardiaco. Sempre nello scompenso il sintomo più importante, per me, è l'ortopnea, e non solo notturna: far parlare un cardiopatico scompensato in posizione supina è molto istruttivo.

Ressa:
E nella iperventilazione?

Rossi:
Il paziente appare agitato, dice che gli manca il respiro e si sente soffocare ma l'esame obiettivo è perfettamente normale. Più che dispnea si nota una tachipnea con talora associata tachicardia.
Può essere utile somminstrare un ansiolitico in gocce per via sub-linguale e far respirare il paziente in un sacchetto di carta.
 
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