Rx urografia: a sn normale; a dx ritardo nell’eliminazione del mdc; nei radiogrammi tardivi opacizzazione scarsa dell’uretere lombare fino all’apofisi trasversa L4-5 dove si interrompe la colonna, non calcoli. Rx pielografia: vistosa calicopielectasia con stravaso del mdc, regolare la parte prossimale dell’uretere mentre in corrispondenza del tratto presacrale riduzione del calibro. TC addome: in sede perirenale dx falda ipodensa che nelle fasi tardive si opacizza con marcato enhancement come per versamento urinoso; mediocalcinosi aortica con diam max 2.7 cm; quest’ultima, la cava, gli ureteri e le arterie iliache comuni sono circondate da tessuto denso che mostra modesto enhancement dopo mdc con piccole calcificazioni; uretere dx con dilatazione fino a livello delle ultime lombari. Intervento chirurgico per ureterolisi e rimozione parziale di tessuto fibroso che all’esame istologico non dimostra atipie, diagnosi finale: FIBROSI RETROPERITONEALE. Gli esami ematochimici non mostrarono nulla di patologico in senso autoimmune. Dopo qualche mese la massa fibrosa riaumentò di volume, fu iniziata una terapia con Nolvadex 20 mg x 2 per un anno con quasi completa riduzione del tessuto fibroso. Il paziente sta bene. Considerazioni: Quello che ha ingannato in questo caso è il fatto che il paziente avesse una forte familiarità flebopatica e calcolotica renale, ma non era quello il problema, è possibile che la fibrosi fosse iniziata anni prima dando una insufficienza venosa agli arti inferiori, poi quando ha incarcerato gli ureteri è scoppiato il finimondo; la safenectomia bilaterale sarebbe stata inutile e dannosa.