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La sindrome del burn-out del medico di medicina generale
Inserito il 22 gennaio 2005 alle 09:31:00 da admin. Stampa Articolo | Stampa Articolo in pdf
cause
Puntualizzando sull’aspetto distorsivo e generatore di burn out dell’attuale SSN, ripartiamo un po’ da lontano.

Le socialdemocrazie europee nel corso degli ultimi 30 anni hanno sempre perseguito una politica di abbattimento delle barriere sociali ed economiche che si frappongono ad un accesso universale ed equo ai servizi del Sistema Sanitario Nazionale da parte di tutte le classi sociali della popolazione.
Questo atteggiamento ha avuto dei buoni e meritori risultati in passato, ma non è ora controbilanciato da un sano e ragionevole senso di responsabilizzazione dei cittadini, in ciò unito alla influenza dei media che tendono ad enfatizzare i successi della medicina, producendo nei pazienti, soprattutto in quelli con livello culturale non elevato, paure ed aspettative irrealistiche che ne' la classe medica ne' quella politica sono poi in grado di fronteggiare.

In medicina primaria (medicina generale) vi e’ una continua tendenza a medicalizzare problemi sociali. Ovviamente la medicina generale più delle altre branche mediche deve avere a che fare con questi tipi di problematiche, pur tuttavia si dovrebbe evitare di sommergere completamente i medici con questi argomenti.


In pratica i punti in questione sono questi:
1)demagogia (da parte delle autorità): promesse vuote e non realistiche (ad esempio il tutto gratis dalla culla alla tomba) che causano l’emergenza nel pubblico di gruppi di pazienti che chiedono in maniera ossessiva e sono poco accontentabili;

2)ipocrisia: nonostante la consapevolezza che queste promesse non possono essere mantenute, i politici e spesso anche i media, trovano molto “conveniente” accusare la classe medica quando le cose vanno male;

3)burocrazia: il crescente uso di protocolli e regolamenti che condiziona severamente la vita professionale dei medici di medicina generale sembrano causati più dalla necessità di difendere il sistema sanitario dagli abusi causati da questa stessa demagogia piuttosto che derivare da provate evidenze scientifiche.

Il contrasto tra le queste severe regole e la burocrazia strutturale del servizio sanitario da un lato, e le aspettative irrealistiche dei pazienti dall’altro, spesso sfocia in frequenti lamentele e contrasti ed in un aumentato senso generale di insoddisfazione che espone il medico alla sindrome del burnout.

 
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