C) La prevenzione secondaria della osteoporosi (prevenzione delle fratture). Non si cade perché si è affetti da osteoporosi… chi è affetto da osteoporosi quando cade ha più probabilità di procurarsi una frattura! L’eziologia delle fratture osteoporotiche è multifattoriale e le strategie per fronteggiare l’osteoporosi dovrebbero tenere in considerazione questi fattori, soprattutto nel determinismo delle fratture degli uomini e donne ultrasettantenni. Nella popolazione anziana circa l’87% delle fratture si verifica in seguito ad una caduta, l’importanza dell’evento traumatico è almeno pari a quella della perdita della massa ossea. In questa fascia di età fattori importanti sono, oltre un adeguato supporto di calcio e vitamina D se la dieta è carente: • la prevenzione delle cadute; • la promozione di una moderata attività fisica costante.
1. Promuovere una campagna di prevenzione delle cadute nell’anziano.
Si tratta di sensibilizzare al tema e diffondere un Protocollo di precauzioni che affronti almeno alcune delle seguenti iniziative:
• applicare l’antisdrucciolo ai tappeti; • applicare gli appoggiamani nel bagno o lungo i percorsi normalmente effettuati; • utilizzare pad trocanterici sugli anziani particolarmente magri; • controllare la vista; • evitare una scarsa illuminazione delle stanze; • controllare l’udito, promuovendo l’uso di appositi presidi in caso di ipoacusia. • evitare di camminare sui pavimenti bagnati; • evitare calzature inadeguate; • evitare di scendere e salire scale interne; • usare in ambienti esterni il bastone connotandolo come “signorile“ appoggio da passeggio e non come presidio sanitario stigma di disabilità.
2. Promuovere una moderata attività fisica costante.
Sono stati prodotti diversi progetti sul tema specifico quali il Progetto: Keep Mooving - Stare in movimento e altri; di concerto con la Medicina Generale e il Consiglio Sanitario Regionale dovranno essere definite e condivise le iniziative più opportune.
D’altra parte il sistema toscano con le linee di indirizzo sulla attività fisica adattata per le sindromi algiche e per le condizioni cliniche da ipomobilità stabilizzate negli esiti, di cui alla delibera di Giunta n° 595 del 2005, dispone di percorsi specifici ed originali di presa in carico immediatamente disponibili anche per programmi di prevenzione delle fratture in soggetti a maggior rischio.