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Le medicine complementari ed il cancro
Inserito il 20 dicembre 2005 alle 20:23:00 da admin. Stampa Articolo | Stampa Articolo in pdf
la speranza è la molla
Il 36% dei pazienti oncologici in Europa si sottopone a trattamenti complementari alla medicina convenzionale. Primi fra tutti gli italiani, seguiti dai cechi e dagli svizzeri. Tra tutte le 58 terapie prese in esame, le più diffuse sono quelle a base di erbe, insieme a quelle omeopatiche, ai trattamenti a base di vitamine e minerali e ai tè medicinali, seguite da terapie spirituali e tecniche di rilassamento. In genere, chi fa uso di una qualche Complementary and Alternative Medicine (CAM) è una donna giovane, con un buon livello di educazione, indotta a seguire un trattamento complementare da un amico o da un qualche famigliare o spinta dall’informazione mediatica. Questo il profilo di chi usa la CAM secondo la rivista inglese “Annals of oncology” descritto, per la prima volta in Europa, nel corso di una ricerca tra le più ampie mai realizzate in questo settore, che ha coinvolto 14 Paesi per un totale di 956 pazienti.
“Ciò che rende così popolari i trattamenti complementari alla medicina convenzionale nella cura dei tumori, terapie per le quali, lo ricordiamo, non esistono evidenze scientifiche di efficacia, trova spiegazione nel concetto di ‘speranza – afferma Alex Molassiotis, ricercatore presso l’Università di Manchester e principale autore dello studio in questione - Oltre i due terzi di chi ne fa uso, infatti, è spinto dal desiderio di poter sconfiggere il cancro che lo affligge, anche se i benefici riscontrati sono, da questo punto di vista, molto scarsi rispetto alle aspettative. Non così per quel che concerne il benessere psico-fisico. Il vero ruolo, dunque, che i trattamenti complementari alla medicina tradizionale possono giocare non è quello di curare, bensì quello di migliorare la qualità della vita del paziente e di ottenere così una migliore gestione dei sintomi, soprattutto nei malati terminali. L’agopuntura, ad esempio, riesce veramente a limitare la nausea e il vomito associati alla chemioterapia, come pure l’auto ipnosi, i massaggi e di nuovo l’agopuntura sono efficaci nel dar sollievo dal dolore. E’ senza dubbio problematico, tuttavia, che la fonte di informazione di gran lunga più importante sia il passaparola di amici e parenti, poiché ciò che è efficace per un paziente non è affatto detto che lo sia per un altro, persino in presenza dei medesimi sintomi”.
 
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