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Cure perinatali in età gestazionali bassissime |
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dure contestazioni
Il documento è stato oggetto di forti contestazioni. In particolare l'associazione medicina e Persona ha stigmatizzato i passaggi più critici del documento in cui si raccomanda di non rianimare i neonati con scarse probabilità di sopravvivenza ed elevate probabilità di rimanere disabili. E' stata redatta una lettera aperta che è stata firmata da oltre 200 tra neonatologi, pediatri e ostetrici in cui si contestano errori statistici ed epidemiologici, omissioni di ben conosciuti rapporti italiani. Ma la critica più importante è sull'arrogarsi il diritto di decidere sulla qualità della vita di un altro essere umano da parte di medici che dichiarano di agire per evitare ad altri sofferenze inutili.
Il testo della lettera aperta:
Terapia intensiva per i neonati estremamente prematuri (<25 settimane):
lettera aperta di 200 Specialisti Italiani
Il 18 febbraio l’Ordine dei Medici della Toscana, la Clinica di Medicina Neonatale e di Pediatria Preventiva, la Clinica di Ostetricia e Ginecologia dell’Università degli Studi di Firenze, hanno presentato presso l’Istituto degli Innocenti di Firenze una Linea Guida dal titolo: "Raccomandazioni per le Cure Perinatali nelle Età Gestazionali Estremamente Basse", riguardante le terapie da prestare alla donna gravida e al neonato di età gestazionale compresa tra le 22 e le 25 settimane (neonati estremamente prematuri).
Nel documento si legge:
• "[…] per i neonati di 22 settimane le decisioni di trattamento devono basarsi sullo stato di salute della madre; […] il neonato non deve essere sottoposto a cure intensive"
• "[…] non esistono evidenze scientifiche per raccomandare il taglio cesareo su indicazione fetale e l’inizio di cure intensive neonatali" per i neonati di 23 settimane
• infine per i neonati di 24 settimane "[…] il trattamento intensivo è indicato sulla base di criteri obiettivi quali sforzi respiratori spontanei, frequenza cardiaca, assenza di lesioni cutanee, ripresa del colorito cutaneo"
Queste raccomandazioni, motivate dagli Autori con la "[…]necessità di garantire alla madre e al neonato adeguata assistenza al fine unico di evitare cure inutili, dolorose e inefficaci", hanno suscitato sconcerto e dibattito tra gli addetti ai lavori (neonatologi, pediatri, ostetrici). In 200 hanno espresso il loro dissenso in una Lettera Aperta, di cui siamo promotori. Anche le diverse Società scientifiche dell’area materno-infantile hanno espresso severe critiche. Il documento è frutto di un’iniziativa del tutto locale, porta la firma di responsabili di organismi del settore che non sono stati interpellati; il contenuto rivela errori statistici ed epidemiologici e manca della citazione di fonti scientifiche italiane, pur note e pubblicate su riviste internazionali (Guidelines for resuscitation in the delivery room of extremely preterm infants. G Verlato et a.l. J. of child Neurology 2004;19(1) 31-34).
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