Ressa: Mi sembra che ultimamente la cirrosi epatica compaia meno, come argomento, nelle riviste mediche. E' solo una mia impressione?
Rossi: Forse. In ogni caso si tratta di una patologia grave: quando si scompensa ha una prognosi a 5 anni decisamente sfavorevole con una mortalità che arriva al 50%. Per le forme compensate la mortalità è più bassa, attorno al 10% a 5 anni.
Ressa. Perbacco! Si tratta di percentuali assimilabili se non superiori a quelle dello scompenso cardiaco. Come viene definita la cirrosi epatica?
Rossi: Le due alterazioni che sono comuni a tutti i tipi di cirrosi sono la comparsa di fibrosi diffusa che scompagina la struttura anatomica del fegato e i noduli rigenerativi che sono formati da cellule epatiche ma non ripropongono la normale architettura del lobulo epatico sano, sono poco vascolarizzati e quindi finiscono per sovvertire ancora di più l'anatomia del fegato.
Ressa: Quali sono le cause della cirrosi?
Rossi: La causa più nota è la cirrosi alcolica. Vi sono poi le cirrosi dovute alla infezione cronica da virus dell'epatite B e C. Fra le cause più rare ricordo la cirrosi biliare primitiva, il morbo di Wilson, l'emocromatosi, il deficit di alfa 1 antitripsina.