Passiamo alla terapia. Dicevi che quella medica è volta essenzialmente alla prevenzione e al trattamento delle complicanze. Forse la rara CBP e’ quella che paradossalmente si giova di piu’ della terapia con acido ursodesossicolico che ne rallenta la progressione. Io ho un caso che va avanti bene da 15 anni, ho cominciato a dubitare della giustezza della mia diagnosi, corroborata pero’ da una conferma istologica e dai complimenti di un esperto mondiale della patologia. Per intanto mi sollazzo con l’annuale cesto alimentare natalizio di gratitudine (arrivo’ anche un capretto che l’improvvida paziente reco’ in studio con relativo gocciolamento di sangue sul percorso prospiciente e alcune revoche conseguenti a dubbi di alcuni pazienti sulla mia abilita’ come medico, o forse per altri lugubri pensieri). Iniziamo quindi con l'emorragia da varici esofagee. Si tratta di una complicanza temibile gravata da una mortalità che varia dal 30% al 50%.
Rossi: Più che la terapia della fase acuta al medico curante interessa la prevenzione del sanguinamento. Comunque nel caso di sanguinamento acuto oltre a tutte le misure atte a sostenere il circolo ed alla profilassi antibiotica si devono usare infusioni di farmaci vasoattivi al più presto possibile per 4-5 giorni (terlipressina, somatostatina, octeotride, veseopride); l’endoscopia va eseguita entro 12 ore e permette la legatura con bande delle varici (terapia di scelta) o la scleroterapia; in caso a sanguinare fossero le varici gastriche si consiglia la loro obliterazione con cianoacrilato.
Ressa: Passiamo alla prevenzione.
Rossi: Possiamo schematicamente distinguere una prevenzione primaria e una secondaria. Per chi non ha ancora sanguinato si consiglia l'uso di un betabloccante non selettivo come il propanololo o il nadololo, anche se studi recenti hanno disseminato qualche dubbio. Sono stati proposti anche i nitrati che però sembrano addirittura portare ad esiti negativi nei soggetti > 50 anni. L'associazione betabloccanti + nitrati sembra efficace nel ridurre i valori di pressione nel circolo portale ma probabilmente senza una riduzione della mortalità. In pazienti con varici importanti e/o che non tollerano i farmaci si può ricorrere in alternativa alla legatura endoscopica delle varici.