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Ipertensione - inquadramento diagnostico
Inserito il 14 febbraio 2006 alle 19:29:00 da R. Rossi. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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Rossi:
IDEM

Stucchi:
Vanno ricercati eventuali danni d’organo?

Rossi:
Si, ma non solo in questi, in tutti gli ipertesi

Ressa:
Che mi dici in proposito dell’ ipertensione da camice bianco?

Rossi:
Si tratta di un fenomeno ben conosciuto dal medico. Ci sono soggetti che appena entrano in un ambulatorio reagiscono con una esagerata iperattività adrenergica: il medico riscontra sempre (e non occasionalmente) valori elevati mentre il paziente riferisce che la pressione misurata o automisurata a domicilio è normale.
Sono persone che rispondono con aumenti pressori a stimoli banali (come può esserlo una visita di controllo dal proprio medico di famiglia) e oggi li si ritiene predisposti a sviluppare nel tempo un'ipertensione stabile [16].
In questi casi vi è l'indicazione ad eseguire un ABPM. Se questo risulta anormale il paziente va messo in trattamento, se il test è normale si deve prevedere invece un adeguato monitoraggio nel tempo, soprattutto se vi è familiarità per ipertensione. Probabilmente in questi pazienti è comunque opportuno eseguire gli accertamenti consigliati nell'iperteso (vedi in seguito) per evidenziare eventuali danni d'organo.

Ressa:
Tiriamo le somme di questa prima parte della nostra chiacchierata. Quale dovrebbe essere il comportamento del medico pratico?
 
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