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Ipertensione - inquadramento diagnostico |
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pag 14
Ressa: Fatta la diagnosi, dato che non sappiamo, per i motivi esposti all'inizio, quando č iniziata la patologia, č utile valutare il danno d'organo. Come?
Rossi: I danni d'organo principali sono i seguenti (tra parentesi gli accertamenti per ricercarli): ipertrofia ventricolare sinistra (ECG, ecocardiogramma), disfunzione ventricolare sinistra (ecocardiogramma), scompenso cardiaco (anamnesi, segni clinici, ecocardiogramma), cardiopatia ischemica (anamnesi, ECG a riposo e da sforzo, ECG dinamico, ecocardiogramma), pregresso TIA o ictus (anamnesi, esame obiettivo, ecodoppler TSA), arteriopatia periferica (anamnesi, esame obiettivo, ecodoppler), nefropatia (microalbuminuria, proteinuria, ipercreatininemia, eco-doppler), retinopatia ipertensiva (fondo oculare, fluoroangiografia retinica). E' chiaro che la presenza di danni d'organo č correlata ad una prognosi peggiore.
Ressa: Si, va bene, ma quali esami chiedere, in prima istanza a tutti gli ipertesi?
Rossi: Gli esami di primo livello che vanno richiesti in tutti i pazienti sono: 1. esami ematochimici: glicemia, creatinina, esame urine, profilo lipidico,elettroliti, emocromo 2. fondo oculare 3. elettrocardiogramma Vi sono poi esami di secondo livello che andranno chiesti in presenza di particolari condizioni: a. ecocardiogramma (se č presente un'ipertrofia ventricolare sinistra, segni di scompenso cardiaco o cardiopatia ischemica) b. ecodoppler arterioso: se sono presenti soffi periomebelicali o carotidei, claudicatio, pregresso TIA o ictus c. ecografia renale: se sono presenti proteinuria o microalbuminuria, ipercreatininemia d. telecuore: utile nel rilevare dilatazioni aortiche presenti nella parte del vaso non esplorabile dall’ecografia.
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