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Terapia anticoagulante orale |
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Esistono però altre condizioni in cui la TAO può essere appropriata come la trombosi cardiaca endocavitaria, in casi particolari di infarto miocardico con dilatazione ventricolare e trombi endocavitari, valvulopatia mitralica associata a storia di embolia o con atrio sinistro molto dilatato. Non è invece indicata in genere nelle valvulopatie aortiche, nel by-pass coronarico, dopo angioplastica o nelle arteriopatie periferiche (in queste patologie può essere presa in considerazione se esistono alcune condizioni come un pregresso evento tromboembolico).
Ressa: L’obiettivo della terapia ?
Rossi: Il target dell'INR da raggiungere dipende dall'indicazione clinica. Un range di INR tra 2 e 3 è consigliato per la maggior parte delle indicazioni. Una possibile eccezione è l'IMA, nel quale una anticoagulazione più intensa è preferibile e nella prevenzione primaria dell'infarto, in cui è consigliato un range più basso. Inoltre un INR tra 1,5 e 2,0 è efficace nei pazienti con trombosi venosa che hanno già effettuato i 6 mesi di warfarin a dosi piene con INR 2,0-3,0. Il range ottimale per i pazienti con protesi valvolari meccaniche rimane incerto, anche se vi è una qualche evidenza che non sia necessaria una intensità di anticoagulazione così elevata come si riteneva in passato. Un INR di 3,5 (range 3,0-4,0) è probabilmente sufficiente . Nelle protesi biologiche si consiglia un INR 2-3 ed una durata di 3 mesi.
Ressa: Già nel Nord America consigliano anche per loro un intervallo utile tra 2 e 3. Io direi che questa indicazione si possa, con buona approssimazione, estendere a tutti i casi.
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