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Scompenso cardiaco |
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pag 19
Ressa:
Ho sentito parlare di gestione globale dello scompensato, cosa vuol dire?
Rossi:
Una collaborazione tra MMG, cardiologo, e personale infermieristico porterebbe sicuramente ad una miglior gestione dello scompenso cardiaco sul territorio. Lo scompensato necessita infatti di un follow-up che deve essere tanto più stretto quanto più grave è la situazione emodinamica, con controlli clinici, di laboratorio e strumentali, aggiustamento o variazioni della terapia, controllo della diuresi e del peso corporeo, della compliance alla assunzione dei farmaci, ecc.
Tutto questo è possibile se si dispone di un team medico e infermieristico addestrato e in grado di interagire con le necessità del MMG e del paziente domiciliare.
Tuttavia la cronica mancanza di fondi e la scarsa attenzione riservata alla medicina extraospedaliera, allo stato attuale, non consente di arrivare ad avere equipe territoriali adeguatamente addestrate per fornire a questo tipo di malati l'assistenza di cui necessitano.
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