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Scompenso cardiaco |
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pag 20
L' EDEMA POLMONARE ACUTO
Rossi: L'edema polmonare acuto è dovuto ad uno scompenso della funzione del ventricolo sinistro che produce un aumento della pressione a livello dei capillari polmonari con trasudazione di liquido negli alveoli. I fattori che possono precipitare un edema polmonare sono una grave crisi ipertensiva, l'infarto o comunque una ischemia cardiaca, tachiaritmie e bradiaritmie, sovraccarichi eccessivi di liquidi per via venosa, una insufficienza valvolare acuta.
Ressa: Mi pare che i casi classici caratterizzati da gravissima dispnea, cianosi, espettorato schiumoso e dalla cosiddetta "marea montante" all'ascoltazione toracica si vedano sempre meno rispetto ai primi anni di professione.
Rossi: Si, in effetti è più frequente essere chiamati al mattino per una dispnea insorta durante la notte. Qualche volta l'episodio è già passato e si riscontrano solo dei rantoli alle basi, altre volte la dispnea è ancora in atto, troviamo il paziente seduto sui bordi del letto che respira a fatica, vi può essere cianosi labiale mentre l'esame obiettivo toracico è abbastanza tipico perché evidenzia rantoli più o meno diffusi e talora rumori secchi. La minor frequenza dei casi gravi è probabilmente dovuta al miglior trattamento sia dello scompenso che delle sue cause, grazie alla disponibilità di farmaci efficaci.
Ressa: E' importante la diagnosi differenziale con la crisi asmatica (in questi casi di solito non ci sono rantoli ma solo fischi e sibili e vi è una storia tipica), con la BPCO riacutizzata o con altre cause di dispnea (polmonite, embolia polmonare, pneumotorace). Come ci dobbiamo comportare di fronte a questi pazienti?
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