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Osteoporosi post-menopausale
Inserito il 18 febbraio 2006 alle 16:21:00 da R. Rossi. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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Ressa:
E’ chiaro che se una donna sotto i 65 anni ha una grossa artrosi vertebrale non le faccio certo eseguire una MOC vertebrale.
Le altre tecniche diagnostiche?

Rossi
Ultrasuonografia, DXA periferica, ecc. sono meno costose e abbastanza precise, tuttavia valutano solo lo scheletro periferico e non possono rimpiazzare, almeno per ora, la DXA standard nella previsione del rischio fratturativo [2]. Una meta-analisi suggerisce tuttavia che gli ultrasuoni applicati a livello del calcagno sono poco affidabili sia per confermare sia per escludere un'osteoporosi [37].

Ressa:
Ma perché diamo tanta importanza alla determinazione della BMD, tanto da averne fatto il principale criterio diagnostico?

Rossi:
In realtà non possiamo misurare direttamente la robustezza dell'osso, che dipende sia dalla sua densità (grammi di minerale per volume) che dalla sua qualità (che riflette l'architettura, il tournover, la presenza di microfratture e la mineralizzazione). La BMD non rappresenta che una misura surrogata della robustezza. D'altra parte essa rappresenta anche un discreto predittore del rischio fratturativo. Si è visto per esempio che nelle quasi 164.000 donne seguite dello studio NORA, un T-score < -2,5 DS era associato ad una percentuale di rischio per qualunque frattura osteoporotica di quattro volte superiore al rischio di donne con BMD normale, mentre il rischio era 1.8 per le donne con osteopenia [3]. Anche uno studio più recente conferma che una ridotta BMD è associata ad un aumento del rischio fratturativo non vertebrale, soprattutto nelle donne bianche [25].
Lo studio NORA ha evidenziato gli altri fattori predittivi di frattura: l'età avanzata, il numero di anni dalla menopausa, una storia personale o familiare di fratture (anca, colonna o polso), il fumo e l'uso prolungato di cortisonici. Vi sono anche studi che hanno dimostrato che donne con bassa BMD ma senza fattori di rischio aggiuntivi avevano una percentuale di fratture minore rispetto a donne con buona BMD ma fattori di rischio associati [4].
 
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