Ressa: La densitometria non è il Vangelo ma solo una componente nella valutazione complessiva, solo una donna su due con BMD sotto la “soglia di rischio di fattura” avrà una rottura, viceversa ho visto donne con MOC normali fratturarsi facilmente per traumatismi non particolarmente efficienti
Rossi: Te l'ho detto: la densitometria non misura "tutta" la robustezza dell'osso. Il risultato della densitometria non deve mai essere considerato a sè stante, ma sempre interpretato alla luce dei dati ricavati dal paziente che abbiamo di fronte. Così in un soggetto a basso rischio (età giovane, non fattori di rischio associati) il rischio di fratture è basso e resta basso anche se la BMD è ridotta. Al contrario una donna con pregresse fratture ha già un rischio elevato che quasi raddoppia se la BMD è ridotta. In entrambi i casi la conoscenza della BMD aggiunge poco alla valutazione clinica. La densitometria può invece risultare utile se il rischio è intermedio (età avanzata e presenza di fattori di rischio): in questo caso l'esecuzione dell'esame può aiutare nel decidere l'eventuale trattamento perché una BMD ridotta porta il rischio a livelli elevati [5].