Logo
  Capitoli     
         
   
Il paziente anziano
Inserito il 19 febbraio 2006 alle 12:16:00 da R. Rossi. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
cambia
pag 12

Rossi:
Le cadute nell'anziano possono essere frequenti e spesso causa di gravi complicanze e disabilità, si pensi per esempio alle cadute con frattura del collo femorale o con traumi cranici. Dal nostro punto di vista la prevenzione può essere di tipo ambientale e di tipo strettamente medico. Di quella ambientale abbiamo già parlato: la conoscenza del domicilio del paziente permette di evidenziare ed eventualmente eliminare condizioni di rischio come le scale (si può per esempio suggerire di far portare un letto e i servizi igienici al pian terreno, anche se non sempre questo è possibile), tappeti, ambienti mal illuminati, pavimenti sdrucciolevoli. Uno studio ha dimostrato l’efficacia di interventi di questo tipo negli anziani > 75 anni con deficit visivi (BMJ 2005 Oct 8; 331: 817) ma una revisione sistematica ha fornito risultati più deludenti, almeno negli anziani istituzionalizzati (BMJ 2007 Jan 13; 334:82 ).
Dal punto di vista puramente medico la prevenzione si basa sulla sospensione (se possibile) di eventuali farmaci che possono provocare ipotenzione posturale, sulla correzione di deficit visivi (adeguamento delle lenti degli occhiali, correzione di una cataratta), sullo sfoltimento dei farmaci usati, eliminando quelli non strettamente necessari, sull'uso limitato di ipnotici e sedativi.In realtà però la limitazione della prescrizione di benzodiazepine non sembra in grado di ridurre il rischio di fratture dell'anca (Ann Intern Med 2007 Jan 16; 146:96-103 ) il che ci costringe a cambiare i nostri schemi mentali. La somministrazione vitamina D riduce le cadute (HA Bischoff-Ferrari et al. JAMA 2004 Apr 28; 291:1999-2006 e Flicker L et al. J Am Geriatr Soc 2005 Nov; 53:1881-8.) e le fratture negli anziani sia istituzionalizzati che ambulatoriali (HA Bischoff-Ferrari et al. JAMA. 2005 May 11; 293:2257-2264). Secono uno studio randomizzato più recente in anziani ambulatoriali supplementi di calcio e vitamina D riducono il rischio di cadute nelle donne (soprattutto in quelle che praticano poco esercizio fisico) ma non negli uomini (Arch Intern Med. 2006 Feb 27; 166:424-430).
Un paziente che pratichi un certo esercizio fisico in modo costante avrà una forza muscolare e un equilibrio migliori e questo può costituire una specie di polizza assicurativa contro le cadute.
Comunque l’argomento è stato trattato più in dettaglio altrove (http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=3749)

Ressa:
E siamo così al terzo punto della nostra scaletta: l'attività fisica.
 
<< pag 11 pag 13 >>
 
2004 - 2024 © Pillole.org Reg. T. di Roma 2/06 | Contatti | Versione stampabile |      
ore 19:45 | 1285941 accessi| utenti in linea: 15587
Realizzato con ASP-Nuke 2.0.5