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Il paziente anziano |
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Rossi: I benefici della attività fisica sono noti. Nell'anziano il movimento comporta un miglioramento delle forza muscolare e dell'agilità, delle condizioni cardiorespiratorie, riduce il rischio di sviluppo di osteoporosi e di coronaropatia. Nei soggetti in buone condizioni generali può essere sufficiente consigliare di camminare di buon passo per circa 30 minuti 4-5 volte alla settimane, ma possono essere praticate anche altre attività come andare in bicicletta, il nuoto, il giardinaggio, ecc. Anche nei grandi anziani una certa attività, pur se più blanda, è sicuramente salutare. Il nuoto o la bicletta, possono essere utili se esistono condizioni (per esempio gonartrosi importante) che impediscono di camminare con facilità.
Ressa: Esistono delle controindicazioni?
Rossi: Si, ma sono poche: scompenso cardiaco avanzato, stenosi aortica grave, recente infarto miocardico acuto o embolia polmonare, aritmie cardiache ventricolari frequenti e invalidanti. Aggiungerei che è bene avviare l'anziano anche ad una certa pratica culturale (cinema, teatro) e alla lettura. Ci sono studi che hanno dimostrato che esiste una relazione positiva tra livello culturale del soggetto e benessere fisico e psichico (Arch Intern Med. 2005;165:1946-1952). Purtroppo è molto difficile per un anziano coltivare interessi intellettuali se non c'è una lunga abitudine precedente.
Ressa: Passiamo alla prevenzione della malnutrizione.
Rossi: L'anziano può andare incontro a malnutrizione per una serie di motivi che vanno dalle condizioni di contesto sociale e ambientale (specialmente se vive da solo e non è in grado di preparasi i cibi) a situazioni mediche come un malassorbimento, causato da una ridotta efficienza del sistema digestivo, da uno scompenso cardiaco con stasi addominale, o altro. Alcuni parametri vanno attentamente valutati: BMI (un BMI inferiore a 20 è associato ad un rischio elevato di malnutrizione), una perdita di peso recente superiore ai 3-5 kg, segni di anemia (pallore della cute e delle mucose), pelle ipoelastica con segni di disidratazione. Semplici esami di laboratorio sono utili per valutare lo stato nutrizionale del soggetto: l'emocromo può evidenziare anemia iposideremica o da carenza di folati e vitamina B12, il dosaggio di transferrina e ferritina ed eventualmente dei folati e della vitamina B12 permettono di tipizzare meglio l'anemia, una ipoalbuminenia è indice di stato nutrizionale carente, l'ipersodiemia (Na > 145 mEq/litro) indica un insufficiente apporto idrico.
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