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Il paziente anziano
Inserito il 19 febbraio 2006 alle 12:16:00 da R. Rossi. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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Ressa:
Partiamo dalla valutazione dello stato fisico.

Rossi:
In realtà le basi per questa valutazione sono sempre quelle della buona pratica clinica: anamnesi ed esame obiettivo.
In particolare nell'anziano vanno identificati problemi cardiovascolari e respiratori, alterazioni motorie che ne possono compromettere l'autonomia, ipoacusia e difetti visivi. Molto frequente anche l'insonnia cronica che è una condizione difficile da gestire.
Inoltre è molto importante valutare la terapia farmacologica in atto, facendo attenzione a possibili associazioni sconsigliate e alla possibilità di sospendere le terapie non strettamente necessarie.
Alcuni semplici esami di laboratorio possono aiutare ad inquadrare meglio il paziente: glicemia, elettroliti, emocromo, creatinina e creatinina clearance e altri per la valutazione dello stato nutrizionale (vedi oltre).

Ressa:
E la salute mentale?

Rossi:
Nell'età avanzata sono molto frequenti problematiche legate al decadimento cognitivo (fino ad una vera e propria demenza) e alla depressione che riconosce varie motivazioni (paura delle malattie e della solitudine, incapacità ad affrontare il natural venir meno della prestanza fisica, problemi di tipo economico, ecc.). Per la valutazione più approfondita di questi aspetti e l'uso di questionari e scale diagnostiche rimando ai relativi capitoli del Manuale.

Ressa:
Perché è importante valutare anche l'ambiente in cui il paziente anziano vive?
 
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