Ressa: Partiamo dalla valutazione dello stato fisico.
Rossi: In realtà le basi per questa valutazione sono sempre quelle della buona pratica clinica: anamnesi ed esame obiettivo. In particolare nell'anziano vanno identificati problemi cardiovascolari e respiratori, alterazioni motorie che ne possono compromettere l'autonomia, ipoacusia e difetti visivi. Molto frequente anche l'insonnia cronica che è una condizione difficile da gestire. Inoltre è molto importante valutare la terapia farmacologica in atto, facendo attenzione a possibili associazioni sconsigliate e alla possibilità di sospendere le terapie non strettamente necessarie. Alcuni semplici esami di laboratorio possono aiutare ad inquadrare meglio il paziente: glicemia, elettroliti, emocromo, creatinina e creatinina clearance e altri per la valutazione dello stato nutrizionale (vedi oltre).
Ressa: E la salute mentale?
Rossi: Nell'età avanzata sono molto frequenti problematiche legate al decadimento cognitivo (fino ad una vera e propria demenza) e alla depressione che riconosce varie motivazioni (paura delle malattie e della solitudine, incapacità ad affrontare il natural venir meno della prestanza fisica, problemi di tipo economico, ecc.). Per la valutazione più approfondita di questi aspetti e l'uso di questionari e scale diagnostiche rimando ai relativi capitoli del Manuale.
Ressa: Perché è importante valutare anche l'ambiente in cui il paziente anziano vive?