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Il paziente anziano |
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Rossi: E' intuitivo che le condizioni dell'abitazione possono influire sullo stato di salute. La casa è adeguatamente riscaldata d'inverno e fresca d'estate? Vi sono scale da fare? Il bagno è di facile accesso? Ricordiamo che condizioni ambientali sfavorevoli (tappeti, scarsa illuminazione, scale) possono per esempio favorire le cadute e le fratture. In questo senso la visita domiciliare permette di rendersi conto di realtà che sarebbero difficilmente immaginabili con un semplice colloquio con il paziente stesso o i suoi familiari e andrebbe vista come un vero e proprio strumento diagnostico al pari dell'anamnesi e dell'esame clinico.
Ressa: Come possiamo determinare lo stato funzionale del paziente?
Rossi: Esistono numerose scale di valutazione, ma te le risparmio perché non vengono quasi mai usate se non per usi burocratici (attivazione dei servizi domiciliari per esempio). Dal punto di vista clinico è sufficiente prendere in considerazioni alcuni parametri molto facili da valutare come l'autonomia nel vestirsi, nell'usare la toilette, nel farsi il bagno, nel mangiare e/o nel preparasi i cibi, nel trattenere feci e urine, nel gestire in proprio la terapia farmacologica. Questo tipo di valutazione permette di stabilire la necessità di attivare servizi di assistenza sociale o infermieristica a domicilio tipo la fornitura dei pasti, la pulizia della casa, ecc. Spesso, per evitare l'istituzionalizzazione, è sufficiente fornire al paziente alcuni di questi servizi, favorendone in tal modo la permanenza nel suo habitat e nel suo contesto socio-familiare. Nel caso l'anziano viva solo è utile prevedere il telesoccorso (di solito fornito dal comune di residenza su presentazione di un certificato medico) che permette di attivare i servizi di sanitari (118, guardia medica, medico di famiglia) senza la necessità per i paziente di comporre il numero telefonico in quanto semplicemente premendo un tasto viene allertato un centro telefonico con personale che risponde e si accerta dei bisogni del paziente.
Ressa: Passiamo ad esaminare alcuni dei punti che avevi citato in precedenza. Parlavi per esempio di presentazioni cliniche delle malattie sfumate o equivoche.
Rossi: Si, gli anziani rispondono ad una malattia in maniera diversa dai giovani-adulti. Questo dipende da vari fattori, in parte già detti: alterazione dei meccanismi omeostatici, alterazioni della coscienza, interpretazione alterata dei sintomi, riduzione della sensibilità, ecc.
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