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La prevenzione in medicina
Inserito il 19 febbraio 2006 alle 12:18:00 da R.Rossi. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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A questo proposito è bene richiamare alla mente due parametri fondamentali: la sensibilità e la specificità di un dato esame (strumentale o di laboratorio). Se io dico che l’esame X ha una sensibilità del 75 %, nei riguardi di 100 soggetti affetti da una data patologia Y che sto testando, vuol dire che solo il 25% dei soggetti malati sfugge alla diagnosi, ci sono, cioè, 25 falsi negativi. Se poi faccio eseguire lo stesso esame X a 100 pazienti non affetti dalla patologia Y che sto testando e dico che esso ha una specificità del 90% vuol dire che solo 10 pazienti non affetti da quella malattia risulteranno falsamente positivi. Il problema degli screening si incentra proprio sulla gestione dei pazienti falsamente positivi, essi, pur non avendone bisogno, andranno a sottoporsi ad ulteriori accertamenti, alcuni anche cruenti e non esenti da rischi, avranno sofferenze psicologiche e si sentiranno per anni falsamente "a rischio" o "in pericolo". Nel caso di falsi negativi, al contrario, la negatività del test porterà ad una falsa sicurezza con il rischio che il paziente mantenga abitudini di vita scorrette (per esempio continui a fumare) e talora anche a ritardi diagnostici successivi. Tuttavia è probabile che in tempi di medicalizzazione estrema di ogni aspetto della vita, la corsa agli screening, anche di non provata efficacia, non possa essere fermata perché il concetto di “morte”, nella nostra era ipertecnologica, è stato rimosso e, tramite gli screening, “puntiamo all’immortalità”. Anche una recente indagine ha dimostrato che vi è un crescente entusiasmo presso il pubblico, molti si dichiarano favorevoli anche nel caso la diagnosi precoce non permettesse un successivo trattamento efficace; molti che avevano avuto un test falsamente positivo descrivono l'esperienza come una delle più tremende della loro vita ma, nonostante questo, non esiterebbero a sottoporsi nuovamente all'esame [3]. Vi è da chiedersi quanto importante sia la responsabilità dei medici e dei mass-media nel creare aspettative irreali ed esagerate: la cosiddetta “medicina dagli effetti speciali”, considerato anche il fatto che, in ogni caso, l’uomo ha di fronte a sè ben 20 mila nemici (il numero totale delle malattie).
 
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