Ressa: Temo che in questo caso le cose vadano ancor peggio che negli altri screening.
Rossi Ahimè, sì! Diverse meta-analisi hanno concluso che i metodi finora usati (radiografia del torace associata o meno all'esame dell'escreato) non hanno dimostrato di ridurre la mortalità e che le tecnologie emergenti come la tomografia computerizzata spirale e la PET devono essere valutate in studi clinici ben disegnati prima che la comunità scientifica raccomandi l'adozione di programmi di screening [1,2]. Di conseguenza nessuna società scientifica attualmente raccomanda lo screening del cancro polmonare perché ci sono prove convincenti che esso possa diagnosticare il cancro del polmone in uno stadio precoce tuttavia non ci sono studi che abbiano dimostrato che l'anticipazione della diagnosi riduca la mortalità.
Ressa Quindi per il momento niente screening!
Rossi: Del tutto recentemente anche la U.S. Preventive Services Task Force ha preso posizione sull'argomento [3], ma mentre nelle precedenti raccomandazioni del 1996 aveva sconsigliato lo screening, nelle attuali assume una linea potremmo dire “pilatesca”. Infatti conclude che ci sono evidenze insufficienti sia contro che a favore dello screening del cancro polmonare effettuato con la TAC a basse dosi, con la radiografia del torace, con l'esame citologico dell'escreato o con una combinazione di questi test.