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Lo screening del cancro polmonare
Inserito il 19 febbraio 2006 alle 12:33:00 da R.Rossi. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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Rossi:
A causa della natura invasiva di alcuni test diagnostici la probabilità di falsi positivi può creare significativi pericoli: la Task Force americana ammette di non essere in grado, sulla base della letteratura esistente, di bilanciare i benefici e i pericoli dello screening del cancro del polmone. Finora i benefici non sono stati stabiliti in alcun sottogruppo di pazienti, inclusi i soggetti asintomatici ad elevato rischio come i vecchi fumatori; i pericoli potrebbero essere maggiori dei benefici nei soggetti a basso rischio come i non fumatori.
La TAC del torace a basse dosi è all'incirca quattro volte più sensibile della radiografia del torace nello scoprire cancri in fase precoce, ma comporta un numero maggiore di falsi positivi, una maggior esposizione alle radiazioni, un aumento dei costi. I falsi positivi saranno probabilmente candidati a procedure diagnostiche invasive di cui non si conoscono nè la morbidità nè la mortalità. Tuttavia si sa che la mortalità peri-operatoria nei pazienti sintomatici varia dall'1,3% all'11,6% e la morbidità dall' 8,8% al 44%, essendo più alta nei casi di resezioni polmonari ampie.
Altri pericoli dei falsi positivi sono l'ansia e la preoccupazione causate dal test, mentre i falsi negativi possono causare rassicurazioni che portano i pazienti a sottovalutare sintomi importanti. Tutti questi aspetti non sono stati ancora adeguatamente studiati.

Ressa:
Mi pare che, complessivamente, non ci siano argomenti convincenti per consigliarlo.

 
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