Rossi: La revisione della letteratura effettuata dalla Task Force americana ha potuto determinare che nessuno dei sei RCT in cui veniva usata la radiografia del torace da sola o in combinazione all'esame citologico dell'escreato ha mostrato un qualche beneficio. Gli studi però erano limitati dal fatto che nella popolazione di controllo veniva effettuato un qualche grado di screening. Vi sono cinque studi caso-controllo giapponesi che suggeriscono un'utilità dello screening sia in soggetti ad alto che basso rischio, tuttavia questi risultati sono gravati da bias di selezione perché i soggetti che si sottopongono allo screening sono più sani di coloro che non vi si sottopongono. In sei studi caso-controllo la TAC a basso dosaggio ha portato ad una diagnosi precoce del cancro polmonare ma la mancanza di un gruppo di controllo rende impossibile determinare il beneficio sulla mortalità mentre vi sono percentuali elevate di falsi positivi.
Ressa: Allora?
Rossi: Le conclusioni, un po' sbiadite a mio avviso, della Task Force americana sono che i dati non giustificano lo screening tuttavia non è neppure possibile concludere che esso non funziona. Nuovi metodi di screening potrebbero svilupparsi in futuro e una riduzione, seppur piccola, della mortalità specifica salverebbe migliaia di vite ogni anno.
Ressa: Le altre società scientifiche? Come si pronunciano?