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Lo screening del cancro prostatico
Inserito il 19 febbraio 2006 alle 12:36:00 da R.Rossi. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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La corretta informazione del paziente è importante: ci sono studi che hanno dimostrato che i pazienti, se correttamente informati, spesso decidono di non sottoporsi allo screening [7].
Non si deve poi dimenticare la sofferenza psicologica legata all'ansia da attesa e alla paura.
A questo proposito ricordo uno studio recente in cui sono stati interrogati pazienti sottoposti a biopsia prostatica: anche in caso di biopsia negativa persisteva comunque il timore di avere un cancro [10].
Purtroppo la tendenza attuale sembra andare, al contrario, verso un uso sempre più frequente dello screening senza un'adeguata informazione ai pazienti.
Ressa:
Vogliamo dire due parole sull’esplorazione rettale e sulla ecografia transrettale?
Che sensibilità e specificità hanno, sono consigliabili da sole o in combinazione con il PSA ?

Rossi:
L'esplorazione rettale è una manovra che il medico di famiglia esegue raramente e che di solito demanda allo specialista urologo. Direi che bisogna distinguere: se intendi l'utilità dell'esplorazione rettale come test di screenig, questa non ha senso. Lo screening si propone di scoprire casi in una fase precoce della malattia mentre la palpazione di una prostata dura e irregolare indica un tumore in fase avanzata. In questo senso non si pone neppure il paragone con il PSA, senza contare la scarsa riproducibilità della manovra rispetto al test di laboratorio. Non è poi tanto importante determinarne la sensibilità e la specificità , quanto vedere se vi sono studi che hanno dimostrato una riduzione della mortalità nei soggetti che si sottopongono regolarmente alla esplorazione rettale, ed evidenze di questo tipo sono del tutto assenti. Comunque secondo una meta-analisi riportata dalla USPSTF [8] l'esplorazione rettale ha una sensibilità attorno al 60%. La manovra conserva invece una sua utilità nell'ambito dell'esame urologico in un paziente sintomatico.
L'ecografia transrettale non può ovviamente essere considerata un test di screening ma un esame di secondo livello in caso di PSA alterato. E comunque se si dovesse trovare un PSA persistentemente aumentato pur con ecografia normale o non sospetta il destino è obbligatoriamente segnato verso la biopsia.


AGGIORNAMENTO 2008

La United States preventive Services Task Force ha aggiornato le linee guida del 2002. A distanza di sei anni non sono ancora disponibili studi randomizzati e controllati di buona qualità sullo screening. Inoltre è ragionevole ritenere che lo screening negli anziani con più di 75 anni possa portare più a danni che a benefici. Pertanto in questi pazienti lo screening non va effettuato. Per pazienti con meno di 75 anni i rischi psicologici di un test falsamente positivo sono reali mentre i benefici potenziali dello screening rimangono incerti [13,14].



AGGIORNAMENTO 2009

Sono stati pubblicati 2 RCT sullo screening del cancro prostatico, uno americano (PLCO) che non ha dimostrato alcun effetto sulla mortalità da cancro prostatico ed uno europeo (ERSPC) che ha evidenziato una riduzione della mortalità specifica del 20% statisticamente significativa.
Il beneficio clinico sembra comunqnue piccolo ed a prezzo di importanti rischi legati al sovratrattamento: è necessario screenare circa 1410 uomini e trattarne 48 per evitare un decesso da cancro della prostata in 10 anni. Il che significa anche che 47 saranno trattati inutilmente e saranno esposti agli effetti collaterali delle terapie. Per maggiori particolari si consiglia di consultare la pillola al seguente indirizzo:
http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=4554



 
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