Rossi: Conviene sostituire la sacca al mattino, dopo essere stati per due ore circa senza ingerire liquidi. La sostituzione può essere effettuata stando in piedi o seduti, mettendosi davanti ad uno specchio. Quando si cambia il portasacca, questo va staccato dolcemente dalla cute che va poi asciugata tamponando con una garza sterile (spesso fuoriesce del muco intestinale dalla stomia). Si lava la cute con acqua tiepida e del comune sapone di Marsiglia, asciugando poi sempre delicatamente. La cute deve essere perfettamente asciutta e allo scopo si può usare il getto d' aria tiepido di un phon. Quando si eseguono queste operazioni conviene "tappare" momentaneamente la stomia con una garza; utile anche far uscire l'urina che potrebbe trovarsi nella stomia con un colpo di tosse mentre c'è la garza. Successivamente si applica una nuova placca portasacche facendo attenzione a farla aderire bene e che sia ben centrata. Alcuni trovano che già dopo un giorno il portasacche "sa odore" e quindi lo sostituiscono ogni altro giorno. Le manovre vanno eseguite dopo essersi lavati accuratamente le mani, mentre non vi sono indicazioni stringenti all'uso di guanti sterili. Alcuni pazienti per evitare l'eccessiva formazione di sudore tra pelle e sacca usano frapporre delle garze oppure si può ricorrere all'uso di appositi coprisacca.
Ressa: Ogni quanto conviene svuotare la sacca?
Rossi: Generalmente ogni 2-3 ore.
Ressa: Quali sono le complicanze più frequenti delle urostomie?