Esistono essenzialmente due modalità di accesso: il sondino nasogastrico (che trova indicazione per usi a breve termine, di solito non superiori a un mese) e la gastrostomia. La può usata oggi è la gastrostomia endoscopica per via percutanea (PEG), che consiste nella introduzione di un tubo nello stomaco effettuata tramite endoscopia. In casi particolari viene eseguita una digiunostomia. La somministrazione di alimenti (miscela nutritiva) può essere fatta utilizzando appositi preparati del commercio ma anche frullando e diluendo i cibi in acqua o succo di frutta. Esistono vari modi per somministrare la miscela nutritiva: tramite siringa di plastica di 50-100 cc, tramite sistemi a gravitazione (in pratica delle sacche di plastica sospese ad un sostegno), oppure con le pompe nutrizionali.
Ressa: Come sono costituite le miscele nutrizionali?
Rossi: Come dicevo prima possono essere realizzate frullando i cibi e diluendoli poi con bevande (acqua, succo di frutta, the, ecc) oppure ricorrendo ad appositi preparati del commercio, liquidi e già pronti all'uso. E' opportuno che la dieta da somministrare sia equilibrata ed adatta al singolo malato e preferibilmente dovrebbe essere stabilita (almeno all'inizio) dai medici dietisti del centro nutrizionale che si occupano di queste tecniche. In questi casi è importante da una parte l'addestramento dei familiari che devono gestire il malato (o del malato stesso se questo è sufficientemente autonomo e deambulante) e dall'altra il supporto psicologico.
Ressa: Esistono complicazioni della nutrizione enterale?