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Diabete |
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Ressa: Cominciamo con la classificazione che ha subito delle variazioni da quella classica di diabete insulino-dipendente e diabete non insulino-dipendente.
Rossi: La dizione diabete insulino-dipendente (IDDM) e insulino-indipendente (NIDDM) non viene più usata perché qualsiasi tipo di diabete può richiedere insulina in una qualche fase della malattia e quindi usare la terapia come criterio classificativo crea solo inutile confusione. Si preferisce attualmente parlare di diabete tipo 1 e diabete tipo 2.
Ressa: Quali sono i caratteri del diabete tipo 1?
Rossi: Immunomediato (anticorpi anti-insule e anti-insulina), inizio in età pediatrica o adolescenziale, necessita di insulina dall'inizio, scarsa familiarità.
Ressa: E il tipo 2?
Rossi: Non immunomediato, aumentata resistenza periferica all'insulina (obesità) oppure deficit insulinico relativo da causa sconosciuta (non obesi), inizia verso i 35-40 anni, non abbisogna all'inizio di insulina, che però può divenire necessaria in seguito, importante familiarità
Ressa: Ci sono però altri tipi di diabete: quello gestazionale e quello secondario (malattie acute come IMA, ictus, infezioni, m alattie pancreatiche come pancreatite cronica, resezioni pancreatiche, emocromatosi, farmaci come per esempio steroidi, fenitoina, antipsicotici atipici, tiazidici, endocrinopatie come per esempio Cushing, e acromegalia, sindromi genetiche rare A proposito del diabete insorto durante terapia con tiazidici si rimanda a quanto detto nel capitolo sull'ipertensione.
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