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Asma
Inserito il 24 febbraio 2006 alle 09:57:00 da R. Rossi. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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Rossi:
La malattia provoca, secondo dati americani, circa 2.000.000 di accessi al Pronto Soccorso, 500.000 ricoveri e 5.000 decessi ogni anno. Colpisce a qualsiasi età anche se inizia di solito nell'infanzia o nell' adolescenza. Classicamente si distingue un asma estrinseco (o allergico), tipico dei giovani, e un asma intrinseco (o non allergico), che di solito inizia in età adulta o talora anche negli anziani.

Ressa:
Dicono che i MMG non sono bravi a diagnosticare l'asma in tutti i casi...

Rossi:
In effetti si ritiene che l'asma sia sottodiagnostico. Questo può essere dovuto al fatto che i casi lievi non si presentano al medico oppure se lo fanno non vengono individuati perché i sintomi sono poco indicativi e vengono scambiati per flogosi delle alte vie respiratorie. Il sospetto dovrebbe nascere per i soggetti che presentano episodi frequenti di interessamento dell'apparato respiratorio, quelli che ti dicono che "si prendono sempre la bronchite". Non è superfluo ricordare che vi sono degli "equivalenti asmatici" e fra questi la tosse persistente è il più noto. Si può calcolare che circa la metà dei soggetti che presentano tosse persistente siano asmatici (vedi capitolo sulla tosse cronica).
Nelle forme franche invece di solito la diagnosi viene posta senza difficoltà.

Ressa:
Una tosse secca e prolungata in un giovane è sempre sospetta ma è imbarazzante notare come anche un asma estrinseco (allergico) possa iniziare nell’età media, almeno in una grande città con inquinamento ambientale alto, forse quest’ultimo può facilitare sensibilizzazioni tardive.
I pazienti in questione generalmente mettono in discussione la diagnosi asserendo di non aver mai sofferto di allergie.

Rossi:
Magari però approfondendo l'anamnesi viene fuori che da bambini andavano spesso dal medico perché erano soggetti a bronchiti.
La storia clinica del paziente di solito evidenzia:
1. episodi ricorrenti di sibili, costrizione toracica, tosse e dispnea (qualche volta il solo sintomo è la tosse)
2. peggioramento dei sintomi in presenza di allergeni, irritanti o esercizio fisico
3. peggioramento dei sintomi di notte o al risveglio
4. presenza di rinite allergica o dermatite atopica
5. familiarità per asma, rinite , sinusite, allergia.

Ressa:
Passiamo alla nostra amata semeiotica.

Rossi:
L’esame clinico può essere del tutto normale dato che i sintomi variano molto anche nello stesso giorno (per cui la mancanza di obiettività non esclude la diagnosi di asma).
Segni caratteristici di asma sono: iperestensione del torace, sibili (maggiormente evidenti facendo compiere al paziente un espirio forzato) e una fase espiratoria particolarmente prolungata.
Si possono inoltre evidenziare: ipersecrezione nasale, polipi nasali, rinocongiuntivite, sinusite, dermatite atopica e/o eczema.
Una certa difficoltà si può avere, all'inizio, nel differenziare l'asma da una bronchite con broncospasmo in un soggetto che però non è asmatico. Questo tipo di bronchite è dovuto generalmente a virus o a micoplasma e provoca un quadro clinico che può essere confuso con l'asma. L'approccio migliore è quello di rivalutare il paziente a distanza di alcune settimane prevedendo eventualmente una spirometria per documentare un' ostruzione bronchiale persistente. Spesso la diagnosi di asma, o la sua esclusione, verrà posta solo sulla base dell'evoluzione, per esempio se l'episodio resta isolato o tende a ripresentarsi.

 
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