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Anemie |
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LE ANEMIE
Ressa: La condizione ematologica che più frequentemente vediamo nella nostra pratica è sicuramente l'anemia (o per meglio dire le anemie). L’anemia è una condizione morbosa che, a volte, il clinico cerca direttamente perché ne vede i segni e i sintomi nel paziente (pallore di cute e mucose, tachicardia, ipotensione, astenia), altre volte è un reperto casuale che viene evidenziato da analisi ematochimiche di routine.
Rossi: Nell’uno e nell’altro caso bisogna sempre ricordare che l'anemia non è una malattia ma un sintomo di svariate condizioni cliniche: non basta diagnosticare l'anemia, bisogna stabilirne la causa sottostante; per questo motivo va considerato un errore la prescrizione di generiche cure antianemiche con ferro e/o preparati polivitaminici senza tentare un inquadramento diagnostico di base. Nella pratica quotidiana le forme più comuni sono le anemie sideropeniche (circa il 40% dei casi) e quelle dovute a malattie croniche (un altro 40%). Si vedono poi con una certa frequenza le anemie pluricarenziali dell'anziano dovute a diete inadeguate e/o malassorbimento (sono in genere anemie miste da deficit di ferro, folati e vitamina B12), le anemie macrocitiche dell'etilista e le talassemie.
Ressa Mi sembra perfetto, ma, innanzitutto, come definiresti esattamente l’anemia ?
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