Rossi: Una meta-analisi di 6 trials [14] suggerisce che nell'otite media acuta gli antibiotici sono utili nei bambini inferiori ai 2 anni e in quelli con otorrea mentre per molti altri con otite lieve può essere sufficiente una strategia di attesa.
Ressa: E per gli adulti?
Rossi: Penso che possiamo far nostre le linee guida appena citate: se vi sono sintomi importanti e il paziente appare sofferente, con forte dolore, febbre elevata o vi è otorrea direi di usare subito l'antibiotico (io preferisco di solito usare l'amoxicillina protetta oppure il cefaclor che agiscono meglio sugli emofili); se invece siamo di fronte ad un quadro clinico più sfumato si può prescrivere una terapia sintomatica e riservare l'antibiotico ai casi che non migliorano entro 48-72 ore o che peggiorano.
Ressa: Per quanto protrarre la terapia?
Rossi: Per almeno 12-14 giorni, soprattutto per assicurare la risoluzione del quadro. Importante avvisare il paziente di questa durata per non vederselo ritornare indietro a chiedere una visita specialistica dopo 3-4 giorni se vede che persiste l'ipoacusia. Ressa: Altre terapie oltre l'antibiotico e l'antidolorifico?
Rossi: Inalazioni caldo-umide (o aerosol) migliorano lo stato della mucosa nasale e possono liberare la tuba ostruita facilitando il drenaggio delle secrezioni dall'orecchio medio. Per ridurre la flogosi e migliorare la pervietà della tuba di Eustachio vengono spesso usati anche antistaminici e steroidi. Mentre i primi sembrano essere addirittura dannosi (forse paralizzano le ciglia rendendo più problematico il drenaggio dei fluidi), gli steroidi per os per un periodo di circa una settimana potrebbero essere utili [10], ma sono necessari studi ulteriori.