Ressa: Se si decide di gestire in prima persona la prescrizione di un contraccettivo orale che cosa consigli di fare?
Rossi: Per prima cosa un'anamnesi ed un esame obiettivo completo. In particolare è importante indagare la familiarità per eventi tromboembolici. Se l'esame obiettivo è normale, secondo alcuni non è necessario richiedere alcun esame di laboratorio per la prescrizione della pillola [7]. Secondo uno studio non è neppure necessario eseguire un esame delle mammelle e una visita ginecologica [8], anche se naturalmente è bene consigliare comunque un Pap-test.
Ressa: Però uno può domandarsi se possa essere ragionevole eseguire uno screening della trombofilia, tenuto conto che il tromboembolismo è ritenuto la complicanza più importante della pillola.
Rossi: Mah, in generale la letteratura afferma che non si dovrebbe se l'anamnesi familiare e personale è negativa. Infatti a mia conoscenza non c'è alcuna linea guida che raccomandi lo screening della trombofilia prima della prescrizione di un contraccettivo orale. Tuttavia a parere di alcuni [9], e personalmente non me la sento di dar completamente torto a questa scelta, alla prima prescrizione potrebbe essere utile eseguire i seguenti accertamenti: antitrombina III, Proteina C, Proteina S, APC - resistence. Il discorso è ovviamente diverso nelle donne che già assumono la pillola da anni o che hanno già avuto delle gravidanze senza problemi: in questi casi è improbabile l'esistenza di una trombofilia sottostante e lo screening ha poco senso.