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Depressione |
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pag 13
Ressa: Purtroppo nell’anziano la depressione rischia di essere considerata quasi fisiologica, una risposta normale alle malattie, e quindi di non essere trattata. Qualche volta il medico, pur diagnosticandola, non la tratta per paura degli effetti collaterali dei farmaci oppure perché il paziente è in politerapia per varie patologie e aggiungere altre medicine può creare problemi di compliance o di corretta somministrazione (soprattutto se non ci sono familiari che garantiscono un'assistenza adeguata).
Rossi: Altre volte la depressione dell'anziano può essere scambiata per demenza, soprattutto nelle fasi iniziali. Nella demenza, però, i sintomi cognitivi sono a comparsa più lenta, nella depressione compaiono bruscamente. Il criterio forte, tuttavia, è la risposta alla terapia: i farmaci antidepressivi migliorano i sintomi cognitivi nella depressione ma non nella demenza. Va sempre tenuto a mente che la depressione nell’anziano potrebbe essere la spia di una sottostante carenza di folati e/o vitamina B12 (abbastanza facile a verificarsi se il paziente vive da solo o ha carenze alimentari) oppure di un ipotiroidismo. Vale quindi la pena, prima di instaurare una qualsiasi terapia di indagare in tal senso.
Ressa: Una provocazione: bisogna sempre somministrare gli antidepressivi?
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