Rossi: La PCR è un altro marker di infiammazione e quindi serve a valutare l'attività delle malattie reumatiche e la risposta alla terapia. La PCR tende a ritornare ai livelli normali più precocemente della VES e a differenza di questa non risente del sesso e dell'età. La PCR viene usata soprattutto per valutare l'attività dell'artrite reumatoide in quanto è stato visto che i suoi valori sono ben correlati con l'evoluzione delle lesioni articolari.
Ressa: Parliamo ora del complemento.
Rossi: Le due frazioni del complemento, C3 e C4, si riducono nelle malattie in cui ci sono immunocomplessi circolanti (per esempio LES e vasculiti autoimmuni). Infatti in presenza di immunocomplessi queste due frazioni si legano agli stessi, in tal modo la loro concentrazione sierica diminuisce.
Ressa: E' il turno del fattore reumatoide.
Rossi: Il fattore reumatoide (FR) è un auto-anticorpo diretto contro il frammento Fc delle IgG. Con un gioco di parole direi che si tratta di un anticorpo diretto contro gli anticorpi. I due metodi più usati per la sua determinazione sono il test al lattice (conosciuto come RA test) e il test di agglutinazione su emazie di montone (conosciuto come Waaler-Rose). La differenza tra i due metodi è che il primo è più sensibile ma meno specifico (cioè con l'RA test ci saranno meno falsi negativi ma anche più falsi positivi che con il Waaler-Rose). Per questo motivo l'RA test viene usato come test di screening e il Waaler-Rose come esame di conferma se l'RA test risulta positivo.