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Lombalgia
Inserito il 26 febbraio 2006 alle 16:44:00 da R. Rossi. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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Ressa:
Quali sono i fattori di rischio per lombalgia acuta?

Rossi:
Lavori che comportino sollevare pesi, rotazioni e piegamenti oppure rimanere in determinate posture viziate per molte ore (per esempio seduti).

Ressa:
Di fronte ad un paziente con lombalgia la prima cosa da fare è escludere cause potenzialmente gravi.

Rossi:
Le linee guida del Royal College of General Pratictioners [1] consigliano di pensare sempre ad una causa grave (frattura, infiammazione, neoplasia, infezione, aneurisma dell'aorta addominale) nei soggetti > 55 anni oppure se il dolore diventa ingravescente o è persistente, se vi sono sintomi come febbre o dimagramento, se vi è una storia di trauma, di neoplasia, di pregressa terapia steroidea o di osteoporosi, TBC o HIV o sintomi tipici della cosiddetta cauda equina. La sindrome della cauda equina, per fortuna rara, è caratterizzata da incontinenza fecale, ritenzione urinaria o disturbi urinari, parestesie a livello perineale e richiede un ricovero urgente perché si tratta di un'emergenza chirurgica.

Ressa:
Ovviamente non è tutto così semplice e l’errore classico è lisciare clamorosamente le cause gravi in un soggetto che già soffre, magari da anni, di lombalgia.
Fondamentale in questi casi è l’anamnesi e l’esame obiettivo, chiedere al paziente se il dolore è “diverso”, se cambia con la postura e poi si verifica il tutto sul lettino medico con l’esame obiettivo.
Sembrano raccomandazioni futili ma io le terrei bene a mente.
 
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